19 agosto 2025
Aggiornato 03:00
Per rompere l’assedio della neve fra Milano e Lodi

Neve: oltre duecento trattori inviati dalle cascine

Questa mattina gli uffici della Coldiretti hanno tracciato un primo report della situazione, difficile un po’ ovunque

Mentre la neve cinge d’assedio il nord, dalle cascine di Milano e Lodi decine di trattori sono in missione per aiutare a ripulire le strade e spargere sale anti ghiaccio. «Siamo fuori dalle 3 di lunedì notte» spiega Giuseppe Galbiati, 30 anni, allevatore presso la cascina Vergani di Gorgonzola. E come lui sono stati mobilitati decine di agricoltori che, mappe alla mano, stanno percorrendo in lungo e in largo i territori della Brianza, del Melzese, del Lodigiano, dell’Abbiatense e del Magentino.

Questa mattina gli uffici della Coldiretti hanno tracciato un primo report della situazione, difficile un po’ ovunque.

In provincia di Monza, dove sono entrati in azione circa 50 mezzi agricoli, «le strade principali sembrano percorribili, ma per il resto è un caos» spiega Tiziano Tenca, segretario di zona della Coldiretti. E nell’ovest Milanese non va molto meglio, anche se circa cento trattori sono intervenuti per dare manforte ai comuni: per fare i 9 chilometri che separano Buscate da Cuggiono questa mattina ci si metteva mezz’ora, da Busto Arsizio a Magenta servivano un’ora e 20 minuti per 30 chilometri, difficoltà anche ad Abbiategrasso. Nella fascia est della provincia di Milano (dove si stanno muovendo circa 60 trattori con lame anti neve e spargi sale) «sulle strade Cassanese e Padana in qualche modo si circola - spiega Sergio Meroni, segretario della Coldiretti di Melzo – mentre la più critica è la Cerca, in particolare all’altezza dei ponti e dei sovrappassi, con il traffico dei camion». Per coprire i 7 chilometri che separano Pessano con Bornago a Melzo, passando per Gorgonzola, questa mattina chi è partito verso le 7.50 ci ha messo circa un’ora. Ma il problema non è solo spostarsi, infatti la neve ha reso impraticabili anche i parcheggi.

Nel Lodigiano, a parte le strade cittadine, ci sono stati problemi su quella che collega alla frazione di Riolo, mentre nel resto della provincia la situazione più pesante ha riguardato le vie secondarie di campagna. «Per colpa della neve non si distingue la strada dal fosso, è tutto bianco uguale» spiega una dipendente della Coldiretti che arriva dalla zona di Castiraga. Un po’ meglio, almeno in base ad alcune segnalazioni, sembra andata la mattinata nella bassa pianura lodigiana. «Da San Colombano a Codogno si riusciva a viaggiare, piano ma si camminava, le strade erano transitabili. Ma i parcheggi sono bloccati dalla neve» racconta Francesca Toscani, segretario della Coldiretti di Codogno. «Gli agricoltori sono in prima linea e stanno lavorando al massimo delle loro forze insieme ai comuni – spiega Carlo Franciosi, presidente della Coldiretti di Milano e Lodi – restiamo al fianco della gente nell’affrontare questa emergenza».