25 aprile 2024
Aggiornato 18:30
«Se il partito federale rimanesse sulla carta, si aprirebbe la strada per un partito del Nord»

«La sfida del partito federale non deve rimanere uno slogan»

Paolo Giaretta, senatore e segretario regionale del PD veneto, lo ha fatto presente oggi a Walter Veltroni, nel corso della direzione nazionale del partito

«Se il partito federale rimanesse sulla carta, si aprirebbe la strada per un partito del Nord».
Paolo Giaretta, senatore e segretario regionale del PD veneto, lo ha fatto presente oggi a Walter Veltroni, nel corso della direzione nazionale del partito.

«Dobbiamo renderci conto che avremo una crisi che, per durata e profondità, non ha paragoni nella storia recente d’Italia, con conseguenze sociali molto gravi in un Paese frammentato, in cui si è indebolita la capacità di rappresentanza dei partiti, dei sindacati, delle associazioni economiche, e l’autorevolezza delle istituzioni – spiega Giaretta – è gravissimo che il governo sottovaluti la portata di questa crisi e spetta al Partito Democratico indicare le proposte credibili per stare dalla parte dei quel pezzo d’Italia fatto di pensionati, lavoratori, artigiani, commercianti, piccole imprese, che più pesantemente dovranno affrontare questo grande cambiamento».

«Questo è il terreno su cui il PD è chiamato a rinsaldare un rapporto con il suo elettorato deluso dalle troppe incertezze e dalle troppe divisioni – conclude il leader democratico - Quella di Veltroni, oggi, è stata una relazione che accentua il profilo riformista del partito. Tuttavia bisogna capire che il partito federale non può restare uno slogan ma deve diventare una sfida vera per un partito fortemente radicato nel territorio. Finora lo si è scritto nello statuto ma lo si è troppo poco praticato. Occorre credere fino in fondo in questa sfida ed essere molto coraggiosi. Se si stesse fermi è chiaro che la domanda di un partito del Nord emergerebbe prepotente».