28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Disciplina dei contratti pubblici alle fondazioni o agli enti privati

«Governo decide per ambiguità appalti pubblici enti»

Lo denuncia nell'Aula di Palazzo Madama il senatore del Pd Raffaele Ranucci intervenendo sul Ddl sull'autotrasporto (1152-b)

«Il Pd è contrario alla non applicazione della disciplina dei contratti pubblici alle fondazioni o agli enti privati. Oggi con l'approvazione del Ddl sull'autotrasporto il governo e la sua maggioranza hanno deciso di estendere la non applicazione della disciplina del codice dei contratti pubblici anche agli enti previdenziali, agli autonomi e ai professionisti». Lo denuncia nell'Aula di Palazzo Madama il senatore del Pd Raffaele Ranucci intervenendo sul Ddl sull'autotrasporto (1152-b).

«E' grave il fatto in se. Ma lo è ancor di più in un momento come questo in cui indagini e inchieste giudiziarie in tutta Italia si stanno concentrando sulla mancanza di trasparenza nell'affidamento degli appalti pubblici».
«In sostanza - spiega Ranucci - non si applicherà la disciplina dei contratti pubblici ad enti come l'Enpam, l'Ente nazionale previdenza e assistenza medici; l'Ente nazionale previdenza e assistenza farmacisti; e ancora l'Enpai, l'Inpdai, l'Inpgi. Insomma questi enti possono non fare le gare, non applicare la trasparenza del codice appalti. Questo è gravissimo.

«Il Ddl voluto dal Pdl prevede anche l'affidamento dei lavori con procedura negoziata, senza pubblicazione di bando di gara, con inviti rivolti ad almeno cinque soggetti, per importi che vanno da 100.000 a 500.000 euro. E' un problema che si può riscontrare soprattutto negli enti locali, dove molto spesso le gare vengono 'spacchettate' e quindi i 500.000 euro possono diventare anche cinque milioni di euro. Il Pd in Senato ha proposto che la stessa impresa non possa comunque superare nell'arco di un anno l'importo di 500.000 euro. Ma la nostra proposta è stata bocciata».