12 ottobre 2025
Aggiornato 11:00
Giornata dedicata dalle Nazioni Unite ai diritti dei lavoratori e lavoratrici migranti e delle loro famiglie

A Genova il presidio in Prefettura per i diritti dei migranti

Con il pretesto di contrastare l’immigrazione clandestina i recenti provvedimenti del Governo e del Parlamento, colpiscono tutti gli immigrati, soprattutto coloro che vivono e lavorano regolarmente nel nostro paese rispettando le leggi

Si è svolto questa mattina, davanti alla Prefettura di Genova, il volantinaggio organizzato da Cgil e Uil genovesi in occasione della giornata dedicata dalle Nazione Unite ai diritti dei lavoratori e lavoratrici migranti e delle loro famiglie.
Con il pretesto di contrastare l’immigrazione clandestina, infatti, i recenti provvedimenti del Governo e del Parlamento, colpiscono tutti gli immigrati, soprattutto coloro che vivono e lavorano regolarmente nel nostro paese rispettando le leggi.

Il disegno di legge sulla sicurezza, in discussione al Senato, in nome di un malinteso concetto di sicurezza, stravolge le norme sull’immigrazione, riducendo fortemente i diritti dei migranti, uomini e donne da tenere in condizioni di precarietà, ricatto e sfruttamento, con gravi ripercussioni sulla pacifica convivenza nella società. L'insieme dei provvedimenti proposti, se approvati, contraddicono le norme internazionali sui diritti umani fondamentali e la stessa Costituzione italiana che afferma la pari dignità sociale delle persone, senza distinzione di sesso, razza, lingua o religione.

In particolare:
- si introduce il reato di clandestinità, si ostacola il ricongiungimento familiare, si riducono le tutele dei rifugiati e dei minori
- si tagliano le risorse per i corsi d’italiano e si istituiscono le classi differenziate
- si restringe l’assistenza sanitaria, si rendono più difficili i matrimoni misti
- si esaspera il criterio della idoneità alloggiativa
- si istituisce il permesso a punti e una tassa per ogni pratica di rilascio e di rinnovo di 200 euro (attualmente è di 72 euro), un balzello ingiusto e oneroso per i migranti che attendono anche più di un anno una risposta sul permesso di soggiorno che - quando arriva – molte volte già è scaduto

La stessa iniziativa genovese si è volta in molte altre città italiane; tra gli organizzatori: CGIL, UIL, EMMAUS – Italia, CANTIERI SOCIALI/carta, CNCA, CENTRO ASTALLI, ANTIGONE, CIR, Feder. Rom e Sinti, ARCI, ASGI, FCEI, CIPSI, Sbilanciamoci, Lunaria, SOS Razzismo.