29 marzo 2024
Aggiornato 11:30

«Da Brunetta idea di emancipazione da padre-padrone»

Dichiarazione di Roberta Fantozzi, responsabile lavoro e welfare della segreteria nazionale del Prc-Se

«Il ministro Brunetta presenta l’allungamento dell’età pensionabile per le donne come atto di emancipazione, sostenendo che chi è contrario vuole che la donna sia ‘angelo del focolare’. Brunetta dice questo mentre il suo governo smantella il welfare (taglia il Fondo per le politiche sociali, le risorse per gli Enti locali, il Fondo per la non autosufficienza); mentre è personalmente impegnato in una crociata contro il pubblico impiego; mentre il suo compagno di governo Sacconi nel Libro Verde richiama continuamente la famiglia (cioè le donne) come soggetto centrale del welfare.

Ebbene. Nella scorsa legislatura la Commissione Affari Sociali della Camera promosse un’Indagine conoscitiva sulle condizioni sociali delle famiglie. Emerse tra l’altro che ‘il 77% del tempo complessivamente dedicato al lavoro familiare è ancora a carico della donna, con il conseguente persistere di una significativa disuguaglianza di genere’. Quanto sia rigida la divisione dei ruoli lo registra l’Istat, secondo cui ‘il tempo dedicato dai padri al lavoro familiare è cresciuto di 16 minuti in 14 anni’. La stessa indagine rileva come il 20% delle donne lasci il lavoro alla nascita di un figlio, mentre il 60% nella fascia di età tra i 35 e i 44 anni è costretta (cioè non sceglie) ‘a ridursi l’orario di lavoro per prendersi cura dei figli minori’. Tutto questo, ovviamente, per la precisione…

Brunetta farebbe meglio a vergognarsi. In Italia ci vorrebbero più di servizi, adeguando il complesso della spesa sociale alla media europea; e ci vorrebbe un clima favorevole ai percorsi di libertà e autodeterminazione delle donne, alla messa in discussione delle pesanti asimmetrie di genere che caratterizzano la nostra società. L’opposto del miscuglio indigeribile di mercatismo e familismo che caratterizza questo governo».