18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Razzismo, omofobia, diritto di cittadinanza

«L'Europa sta dalla parte dei diritti. L'Italia?»

Dichiarazione di Maria Grazia Pagano, Pd-Pse, Commissione per le Liberta civili, la giustizia e gli affari interni - Parlamento europeo

«Il razzismo e la xenofobia non hanno posto in Europa»: è questo il messaggio che l'Unione Europea lancia all'indomani del Consiglio dei 27 ministri della Giustizia che introduce sanzioni fino a 3 anni di carcere per chi incita pubblicamente alla violenza e all'odio. Ma io direi di più: il razzismo, l'omofobia e le discriminazioni di ogni sorta non hanno dimora in una UE che ad una legislazione già avanzata in materia di diritti di cittadinanza aggiungerà presto una direttiva, attualmente all'esame del Parlamento Europeo, contro ogni forma di discriminazione.

Sarà da vedere se l'Italia saprà o vorrà trasporre correttamente questa normativa senza incappare in un'ennesima procedura d'infrazione del diritto comunitario. Devo dire, però, che nutro poca fiducia nell'attuale maggioranza di governo, non tanto perché di uno schieramento opposto al mio, quanto perché l'attuale centrodestra mi sembra, da un lato, incapace di sviluppare una cultura dell'integrazione e dell'inclusione e, dall'altro, ancora incapace di difendere la laicità dello Stato e troppo timoroso degli strali del Vaticano.

La posizione espressa dalla Chiesa in questi giorni sulla depenalizzazione dell'omosessualità nel mondo e sulla Convenzione ONU sull'handicap è nota. Quello che stupisce, però, è che uno stato laico sia incapace di difendere apertamente i diritti umani e si preoccupi di smorzare le preoccupazioni del Vaticano con dichiarazioni di comprensione, se non di apprezzamento, a partire da quella del ministro Frattini. L'Italia deve stare tutta - destra e sinistra, laici e cattolici - dalla parte dei diritti.«