28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Politiche sociali

Programmazioni triennali 2009-2011 per i servizi per la prima infanzia (0-3 anni) e l'infanzia (3-6)

Per il 2009 la Regione stanzia circa 23 milioni di euro. L'assessore Dapporto: «Confermate le linee dei precedenti triennali. Costante attenzione alla qualità dei servizi e l'impegno al superamento delle liste d'attesa»

Estensione dell’offerta educativa, ampliamento delle strutture, elaborazione di programmi provinciali, attenzione all’educazione interculturale e ai piccoli che più necessitano di cura. L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato oggi le due delibere di programma triennale per la prima infanzia (fascia 0-3 anni) e l’infanzia (3-6 anni): due settori cui la Regione destinerà complessivamente 23,5 milioni di euro nel 2009.

«Con l’atto di oggi, vengono confermate le linee dei triennali precedenti – ha ribadito l’assessore alle Politiche sociali della Regione, Anna Maria Dapporto – . Tra gli obiettivi della programmazione 2009-2011, unitamente alla costante attenzione alla qualità dei servizi, c’è l’impegno al superamento delle liste d’attesa, e quindi la necessità di aumentare l’offerta educativa di servizi soprattutto per la fascia 0-3 anni. Ricordo che l’Emilia-Romagna è la regione che accoglie più bimbi, tra nidi, servizi integrativi e sperimentali, coprendo il 27% dei potenziali utenti, a fronte di una media nazionale del 10% circa. Se teniamo i ritmi di questi ultimi anni, nonostante l'aumento della popolazione infantile, dovremmo raggiungere o comunque avvicinarci alla percentuale di copertura stabilita dall’Ue, e quindi il 33% entro il 2010».

Per la prima infanzia (0-3 anni), il provvedimento punta ad attivare interventi per lo sviluppo, il consolidamento e la qualificazione dei servizi educativi. La delibera, in particolare, prevede l’estensione dell’offerta educativa (sia con nuove costruzioni che con la ristrutturazione e l'ampliamento di quelle esistenti), il consolidamento dei servizi educativi funzionanti (attraverso il sostegno alle spese di gestione), la qualificazione dei servizi (con il supporto delle figure di coordinamento pedagogico sovra comunale, zonale e provinciale e progetti di formazione permanenti degli operatori) e la realizzazione di servizi sperimentali per particolari situazioni sociali e territoriali (educatrice familiare e domiciliare o piccolo gruppo educativo). L’impegno finanziario della Regione per il 2009 è di circa 20 milioni di euro.

Anche per la fascia d’età 3-6 anni l'impegno è di rafforzare la proposta educativa. Particolare attenzione sarà rivolta agli anni ponte, e quindi la fascia 2-4 anni e 5-7 anni. Sono previsti interventi per la dotazione di coordinatori pedagogici e le indicazioni per l’elaborazione dei programmi provinciali. Saranno quindi le Province ad assegnare le risorse, elaborando i rispettivi atti. Attenzione sarà rivolta all’integrazione dei bambini che presentano difficoltà particolari, all’educazione interculturale e, più in generale, all’educazione alle differenze, con un coinvolgimento dei genitori nel progetto educativo. Le aggregazioni di scuole dovranno essere costituite da un numero minimo, definito con un atto di ogni amministrazione provinciale. Per particolari realtà territoriali - zone montane - le aggregazioni potranno essere costituite anche da una sola scuola dell’infanzia, insieme a uno o più servizi educativi o a scuole di diverso grado. Per il 2009 la Regione destinerà 3,5 milioni di euro.