28 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Partito Democratico

«Sì a coordinamento nord, prendere toro per le corna senza fughe in avanti»

Così Andrea Martella, deputato veneto del Pd e ministro delle Infrastrutture del governo ombra, in un’intervista a Repubblica Tv, ha risposto ad una domanda sul Partito democratico del Nord

«Ciò di cui c’è bisogno, innanzitutto, è di compiere un passo molto consistente verso la costruzione del Pd, radicandolo sul territorio, sui luoghi di lavoro e tra la gente. In secondo luogo, dobbiamo costruire un partito con una forte struttura federalista, il che significa un partito più forte e più coeso, con un programma nazionale forte e che sia più efficiente nel territorio».

Così Andrea Martella, deputato veneto del Pd e ministro delle Infrastrutture del governo ombra, in un’intervista a Repubblica Tv, ha risposto ad una domanda sul Partito democratico del Nord.

«Al contempo – ha aggiunto Martella –, nel territorio dobbiamo riuscire a dare, soprattutto alle regioni del Nord e in una logica di coordinamento, autonomia nelle alleanze, nell’individuazione di leadership e candidature e nella costruzione di programmi. Si tratta di avere la capacità di mettere in campo iniziativa politica e di affrontare alcuni nodi: la questione settentrionale a che fare non solo col federalismo ma anche col rapporto con l’impresa, con uno Stato meno pesante, con un fisco meno oppressivo, con la modernizzazione infrastrutturale e con la sicurezza dei cittadini. Tutto ciò ha come presupposto un partito organizzato sul territorio su base federalista e con una forte autonomia regionale».

«Riconosco a Cacciari – ha detto ancora Martella, rivolgendosi al sindaco di Venezia in collegamento telefonico – che è quello che da più tempo e più apertamente parla di partito del Nord federato al Pd. Gli altri, tra cui Chiamparino, parlano di coordinamento, posizione questa che condivido, lavoriamo su questa linea. Anche se, a dire il vero, nel merito e sulle scelte concrete su giustizia, economia o federalismo non ho mai sentito Chiamparino o altri esponenti del Nord prendere posizioni diverse da quelle del partito nazionale e di Veltroni.».

«Se si fa un coordinamento – ha concluso Martella nell’intervista – capace di mettere in luce la questione settentrionale e di dare autonomia ai territori, questo rappresenterebbe già un grande passo in avanti. Il toro va preso per le corna ma vanno anche evitate fughe in avanti».