27 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Obama: «La migliore scelta possibile»

Hillary nominata Segretario di Stato

Dopo la squadra economica, il presidente eletto ha presentato anche i team destinati alla politica estera e alla sicurezza nazionale, sostanzialmente confermando i nomi che sono circolati nei giorni scorsi

Barack Obama non tradisce le aspettative. Dopo la squadra economica, il presidente eletto ha presentato anche i team destinati alla politica estera e alla sicurezza nazionale, sostanzialmente confermando i nomi che sono circolati nei giorni scorsi.
Anche se annunciata da tempo, infatti, la nomina più attesa dai media e dall’opinione pubblica internazionale è quella di Hillary Clinton alla carica di Segretario di Stato. Una scelta importante: in primo luogo per la fiducia che gli elettori democratici e l’establishment dell’asinello (simbolo del partito) riservano alla senatrice di New York nel riplasmare le relazioni internazionali dell’era post-Bush, e in secondo luogo per il futuro del Partito Democratico che con la nomina della Clinton vede riunire le varie anime.

«Io e la sentarice Clinton condividiamo la stessa visione sulla politica estera e diplomatica americana». Ha dichiarato Barack Obama scansando così ogni equivoco sulla conflittualità con la sua ex rivale durante le primarie del partito democratico. «Al di fuori delle dichiarazioni fatte nelle primarie io e Clinton condividiamo la stessa visione, abbiamo lavorato insieme in Senato e condividiamo i valori del popolo americano». «Sarà un segretario di Stato straordinario, - ha ribadito il presidente eletto - la migliore scelta possibile».

Confermata anche Janet Napolitano alla Sicurezza Interna (immigrazione e antiterrorismo). Come per la nomina di Hillary, anche nel caso di Napolitano l’annuncio era atteso. Si tratta di una grande esperta in questioni legate all’immigrazione clandestina, anche grazie al ruolo ricoperto fino ad ora quale governatore di uno stato di frontiera come l’Arizona.

Nel segno della continuità è invece la conferma di Robert Gates alla Segreteria della Difesa: Obama ha sempre dichiarato di apprezzare la politica moderata di Gates alla guida del Pentagono, tanto più che il Segretario è un convinto assertore della necessità di lasciarsi alle spalle quanto prima il conflitto iracheno per concentrarsi sulla crisi afgana; esattamente quanto delineato da Obama durante la campagna elettorale.

La Sicurezza Nazionale va all’ex comandante della Nato in Europa, generale James Jones, altro ex dell’amministrazione Clinton. Uomo molto apprezzato per le sua sensibilità politica esibita quando, durante l’amministrazione democratica, ricopriva il ruolo di assistente militare dell'allora Segretario alla Difesa, William Cohen.

Nuovo «Attorney general», ovvero Ministro della Giustizia sarà invece Eric Holder, il primo afroamericano a ricoprire l'incarico e con alle spalle una lunga esperienza di procuratore federale: era già stato Vicesegretario di Janet Reno nell'Amministrazione Clinton.

Infine, l'ultima nomina diplomatica: a sostituire Zalmay Khalilzad in qualità di ambasciatore presso le Nazioni Unite sarà Susan Rice, fra i principali consiglieri di politica estera di Obama nel corso della campagna elettorale. Una nomina dichiaratamente all'insegna di una politica assai più multilaterale che nell'era Bush. Una politica che si ritrova facilmente anche nelle parole che Hillary Clinton, fresca di nomina, ha utilizzato con riferimento alle molteplici crisi e sfide che gli Stati Uniti dovranno affrontare sullo scacchiere internazionale: «l'America non può risolvere queste crisi senza il mondo e il mondo non le può risolvere senza l'America».

G.R.