«A Poznan un’Italia arretrata»
Lo afferma Ermete Realacci, Ministro dell’Ambiente del Governo Ombra del PD, nel giorno dell’apertura del summit sul clima a Poznan in Polonia
«Quella che si presenta a Poznan è un’Italia arretrata e immobile, incapace di cogliere l’importanza della partita per contrastare i mutamenti climatici. E’ l’Italia che ci regala il Governo Berlusconi che, in completo isolamento rispetto a tutti i grandi paesi, inchioda il nostro paese nella preistoria e frena la possibilità di un rilancio economico basato sullo sviluppo delle nuove tecnologie, sulla ricerca, sullo sviluppo delle fonti rinnovabili», lo afferma Ermete Realacci, Ministro dell’Ambiente del Governo Ombra del PD, nel giorno dell’apertura del summit sul clima a Poznan in Polonia.
«Sebbene la Conferenza di Poznan con tutta probabilità avrà un carattere interlocutorio» prosegue Realacci, «sarebbe molto grave se il Governo italiano continuasse ad esprimere le posizioni confuse e anacronistiche che ha messo in campo fino ad oggi. Sarebbe grave in primo per il nostro paese che proprio partendo dagli obiettivi e dai vincoli in materia di politiche energetiche e climatiche, può trovare nuovo slancio economico, industriale, tecnologico.»
«Certo», conclude Realacci, «dagli annunci dei vari esponenti del Governo negli ultimi tempi, alla totale assenza di misure ambientali nella finanziaria, fino alle gravi limitazioni agli incentivi per l’efficienza energetica nel pacchetto anticrisi, sono tutti atti che lasciano assai poco spazio alla speranza per un cambio di rotta.»