2 ottobre 2025
Aggiornato 06:30
Collocazione europea PD

«Fassino sbaglia nel metodo e nel merito»

Vernetti: «Siamo stupiti e offesi per le dichiarazioni del portavoce di Piero Fassino, tal Giovannetti»

«Siamo stupiti e offesi per le dichiarazioni del portavoce di Piero Fassino, tal Giovannetti, che ha reagito in modo sprezzante nei confronti della dichiarazione congiunta relativa agli approdi europei del PD, sottoscritta da molti dirigenti della Ex Margherita del Piemonte (7 deputati, senatori ed europarlamentari, 6 consiglieri regionali e il Presidente del Consiglio regionale).

Piero Fassino e il suo portavoce sbagliano nel metodo e nel merito.

Nel metodo, perché non si può liquidare, con una offensiva dichiarazione del proprio Portavoce, la richiesta di una parte significativa del PD piemontese di aprire un confronto serio e approfondito su questi temi, né si può reagire con toni stizziti accusando gli interlocutori di non conoscere la materia.
Fassino e il suo portavoce sbagliano, poi, anche nel merito, perché è un errore credere che il riformismo in Europa sia di casa esclusivamente nel Gruppo Socialista.
Non esistono, in Europa, solo i socialisti e i conservatori, come si vuol far credere. Esiste il gruppo dell’ALDE, l’Alleanza dei Liberali e Democratici, che con i suoi 100 deputati è il terzo gruppo del parlamento europeo e nelle cui fila siedono da anni gli eletti della ex-Margherita.

L’ALDE riunisce i partiti di ispirazione liberaldemocratica e cattolico-democratica e rispetto al PSE è certamente una forza più europeista.
Si tratta del solo gruppo che ha votato all'unanimità per la Costituzione europea, così come fu l'unico gruppo a votare all'unanimità l'ultimo e il penultimo allargamento all'Europa centro-orientale. Credenziali federaliste che il PSE non ha nella sua interezza.

ALDE e PSE votano, poi, spessissimo insieme (tra il 70 e il 90 % a seconda delle commissioni, con punti altissimi nelle tematiche ambientali, politica regionale, trasporti, sanità, giustizia e diritti civili, affari esteri, affari costituzionali).

Se si vuole davvero riunire i riformisti in Europa, il PD non deve certo federarsi solo con il PSE ma tentare una strada più ambiziosa: costruire un «ponte» tra il gruppo Socialista e quello Liberaldemocratico per costruire una nuova maggioranza progressista in Europa capace di rappresentare una vera alternativa a quel Partito Popolare europeo sempre più conservatore e populista».