19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Al Trullo prima aggrediscono gli extracomunitari, poi se la prendono con i giornalisti

Razzismo: a Roma non se ne può parlare

Mentre la propaganda di destra tappezza Roma di manifesti che “certificano” i dati di una capitale molto più sicura, i fatti smentiscono le dichiarazioni di facciata

Mentre la propaganda di destra tappezza Roma di manifesti che «certificano» i dati di una capitale molto più sicura, i fatti smentiscono le dichiarazioni di facciata. Nel giro di pochi giorni il Trullo, quartiere popolare nella periferia ovest di Roma, è stato il luogo di una duplice aggressione a sfondo razzista. Sabato sono stati arrestati 5 ragazzi per pestaggio e continuata prevaricazione nei confronti di extracomunitari. Ieri una troupe del Tg1 è stata aggredita mentre girava un'inchiesta sull'accaduto.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, i cinque teppisti, di cui due minorenni, farebbero parte di una gang di 10 giovani, tutti denunciati per rapina aggravata, lesioni, minacce con l'aggravante della discriminazione e dell'odio razziale. La tecnica utilizzata era molto semplice: giocare con la paura delle vittime contando sulla precarietà del soggiorno degli extracomunitari.

Dunque molto mal digerita la presenza di giornalisti nel Trullo che raccoglievano informazioni sull'accaduto e sulla condizione lavorativa degli stranieri nel quartiere. Domenica, un ragazzo incappucciato ha spintonato prima la giornalista, poi il tecnico e l'operatore che riprendeva. Nel frattempo una donna interveniva minacciando di morte la cronista. Il tutto a telecamera accesa (video). La troupe è riuscita ad allontanarsi solo grazie all'intervento delle forze dell'ordine che hanno scortato i tre.

«Esprimiamo la nostra piena solidarietà alla troupe del Tg1 aggredita ieri a Roma mentre cercava di documentare con professionalità le continue aggressioni a carattere xenofobo ai danni di cittadini stranieri» Così ha commentato Vinicio Peluffo, membro della Commissione di Vigilanza Rai. «Si tratta – ha aggiunto - di un episodio inquietante e vergognoso, l’ultimo di una lunga serie di azioni violente a sfondo razzista. Il problema non è isolato al singolo quartiere ma piuttosto ad un clima di
intolleranza che si fa ogni giorno più pesante. Nel condannare ancora una volta un simile atto, faccio appello a tutte le forze politiche affinché si esprimano in maniera chiara ed inequivoca nel condannare ogni forma di xenofobia».

A.Dra