20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
On-line il numero di novembre di Aesse

«Famiglia avanti piano»

Le Acli presentano il piano nazionale di politiche familiari elaborato dal sociologo Donati

Diventare, essere e restare famiglia. Tre verbi per un piano d'azione ambizioso. Il progetto di politiche familiari elaborato dal sociologo Pier Paolo Donati, cui le Acli dedicano la copertina il primo piano dell'ultimo numero di Aesse (Azione sociale) la rivista delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani. Il numero di novembre è interamente consultabile on-line sul sito www.acli.it. Vero «ammortizzatore sociale» del nostro Paese, ancora oggi alla famiglia «non viene riconosciuto nel concreto questo ruolo», scrivono le Acli, sebbene venga «spesso strumentalizzata a scopi elettorali».

Dalla famiglia ai giovani: «Gioventù loggata» è il titolo dell'articolo dedicato agli adolescenti, la generazione always on. I giovani raccontano i loro pomeriggi tra chat e community, gli amici, la scuola e i nuovi linguaggi.

Gli editoriali. Il presidente delle Acli Andrea Olivero sulla scuola, per un «confronto oltre gli schemi»; Fabio Salviato di Banca Etica sul rapporto tra «finanza etica e finanza reale»; Cosimo Semeraro, dell'Associazione 12 giugno, sulle morti bianche e le malattie professionali («La nostra colpa? Lavorare«).

Le storie. «Parlare con gli stracci»: nel carcere di Sollicciano, in provincia di Firenze, i detenuti parlano tra di loro da un lato all'altro del penitenziario sventolando stracci. Un modo originale per superare la solitudine dietro le sbarre.

Il «Progetto Giuseppina» del Comune di Ferrara, per aiutare gli anziani con più di 75 anni a ricreare delle relazioni e a essere più indipendenti.

A Milano «La Bibbia dei lavoratori». Da sette anni un gruppo di aclisti studia il Vecchio e il Nuovo Testamento riflettendo sul tema del lavoro. L'esperienza raccontata in un volume.

Italiani nel mondo: l'esperienza dei giovani connazionali in Venezuela. Visto da Sud: la storia del Centro Giocavi di Kamenge, in Burundi, dove trentamila giovani scoprono che è possibile giocare, lavorare e crescere insieme.