Al via il «Piano Freddo» per i senza fissa dimora
«È un piano sociosanitario integrato cui aderiamo con convinzione e che offre a tante persone in difficoltà un grande impegno condiviso delle diverse istituzioni del territorio» lo ha detto il Presidente della Regione, Piero Marrazzo
«Si tratta di un modello di nuova sanità, una sanità sul territorio. È un piano sociosanitario integrato cui aderiamo con convinzione e che offre a tante persone in difficoltà un grande impegno condiviso delle diverse istituzioni del territorio». Lo ha detto il Presidente della Regione, Piero Marrazzo, presentando il «Piano freddo 2008-2009» in Campidoglio con il Sindaco Gianni Alemanno, il vicepresidente della Regione, Esterino Montino e l’assessore comunale alle Politiche Sociali, Sveva Belviso.
«Vogliamo invertire la tendenza all'ospedalizzazione e spostare il servizio sanitario – ha aggiunto il Presidente – Con il freddo aumentano i ricorsi al pronto soccorso, ma noi vogliamo portare l'assistenza nelle case e sul territorio».
Il piano sociosanitario integrato per l'accoglienza e l'assistenza dei senza fissa dimora nei mesi più freddi dell'anno, prenderà il via il 1°dicembre e si concluderà il 31 marzo 2009. Prevede l’organizzazione di tre padiglioni all’interno dell’ex Fiera di Roma con servizi igienici, assistenza infermieristica e medica in una rete di assistenza socio sanitaria. A coordinare sarà la Croce Rossa Italiana affiancata dal Comune e con la partecipazione della Regione Lazio per garantire i servizi dal personale medico e di assistenza delle 5 Asl romane, dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive «Lazzaro Spallanzani», dell’Ospedale israelitico, e ancora dell’Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti e il contrasto delle Malattie della Povertà del San Gallicano, la Croce Rossa Italiana e la Sala Operativa Sociale del Comune di Roma, con la collaborazione delle parrocchie romane impegnate per l’assistenza ai senza tetto.
«Era sacrosanto - ha chiarito il vicepresidente regionale Montino - arrivare ad un momento unitario per risolvere un problema drammatico attraverso una collaborazione istituzionale senza polemica». Sulla stessa linea il Sindaco Alemanno: «Questo piano è ispirato a un principio di leale collaborazione istituzionale e di sussidiarietà».
Tra le novità del Piano, l’attuazione di specifici protocolli di intesa con le 5 Asl capitoline e due tra i maggiori istituti di ricerca che definiscono, nell’ambito delle rispettive competenze, gli interventi che saranno messi in campo per le persone senza fissa dimora. Come ha precisato l’assessore capitolino, Sveva Belviso: «non solo con la fornitura di vitto e alloggio ogni giorno, dalle 18 alle 10, ma anche con servizio docce, cambio di vestiario, triage infermieristico e medico».