L'informazione secondo la Bresso
Così Angelo Burzi, capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte, ha aperto oggi la conferenza stampa “Elettoralmente Locale – l’informazione secondo Bresso”
«Sono quasi 16 milioni di euro le spese che anche quest’anno la Giunta Bresso ha deciso di destinare alla comunicazione. Un vero e proprio schiaffo nei confronti della crisi e di quei cittadini che ne soffrono o soffriranno gli effetti». Così Angelo Burzi, capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte, ha aperto oggi la conferenza stampa «Elettoralmente Locale – l’informazione secondo Bresso», naturale contradditorio al varo «faticoso» della piattaforma giornalistica Mentelocale costruita dalla presidente Bresso e dal suo staff in vista delle prossime elezioni locali.
«Questa piattaforma – aggiunge l’esponente azzurro in un duro attacco – non è altro che l’ultimo esempio, in ordine di tempo, della connotazione politica della comunicazione istituzionale: uno strumento foraggiato con sempre maggiori risorse pubbliche, al mero scopo di propaganda. Vista la tempistica, risultando peraltro di carattere puramente pre elettorale».
D’altra parte le criticità di tale progetto hanno avuto modo di essere evidenziate dagli stessi operatori chiamati ad aderirvi, molti dei quali hanno rinviato al mittente l’invito. «Inoltre anche l’associazione della Stampa Subalpina - aggiunge Burzi – in due note recapitate in questi giorni al direttore della Comunicazione Istituzionale della Giunta, Roberto Moisio, e al responsabile dell’Ufficio Stampa della Giunta, Enzo Carnazza, ha avuto modo di sottolineare la schizofrenia con la quale la Regione Piemonte tratta il mondo dell’informazione. Da un lato elargendo una serie di targhe patacca per premiare solo alcune testate locali piemontesi, e dall’altro lato però disattendendo completamente la sua funzione regolatrice e di controllo nei confronti dell’applicazione dei contratti giornalistici».
«In un contesto del genere – spiega Burzi – risulta quindi quasi banale far emergere tutte le molteplici contraddizioni del progetto Mentelocale. Un piano che non fornisce alcun reale sostegno all’editoria locale, mancando totalmente di una mission chiara e risultando poco trasparenti gli stessi criteri che dovrebbero regolare la selezione delle testate che saranno chiamate a farvi parte. Un progetto, quindi, senza anima: il quale non giustifica l’uscita dalle casse pubbliche di ben 897mila euro all’anno, visto che la popolazione piemontese non ne beneficerà in alcun modo, essendo destinato agli operatori di pochi e, ad oggi, non ancora meglio precisati, uffici regionali».
«Il dato più inquietante però – conclude Burzi – resta lo spreco indistinto di soldi pubblici voluto dalla Bresso per la propria autopromozione. Un dato basta ad avvalorare questa tesi: a fronte dei 7 milioni di euro impegnati dalla giunta Ghigo nel 2004, anno in cui è stato massimo l’investimento nel settore, nel 2008 la spesa per la comunicazione della Giunta regionale Bresso è raddoppiata, superando abbondantemente i 14 milioni, e per il 2009 si prospetta un ulteriore sensibile incremento, fino a sfiorare la fatidica soglia dei 16 milioni di euro. Alla faccia della crisi e dei disoccupati, cassaintegrati e precari che settimanalmente sfilano per le vie di Torino orami da qualche mese».