5 settembre 2025
Aggiornato 03:00
Presidenziali USA

Ispanici votano in massa per Obama, al 67%

Gli ispanici degli Stati Uniti hanno votato in massa per l'afro americano Barack Obama: lo dice un'analisi fornita dagli esperti della Cnn

Gli ispanici degli Stati Uniti hanno votato in massa per l'afro americano Barack Obama: lo dice un'analisi fornita dagli esperti della Cnn, secondo cui i «latinos» hanno votato per il candidato democratico alla Casa Bianca al 67% mentre solo il 30% ha votato per il repubblicano John McCain (quattro anni fa il 40% votò per George W. Bush).

Questi sono i dati a livello nazionale; andando ad esaminare 2 Stati, l'Arizona e la Florida, peraltro ancora non decisi, si vede che nello Stato di McCain il senatore repubblicano ha avuto solo il 36% dei voti degli ispanici, mentre il 61% è andato a Obama.

In Florida, poi, Obama avrebbe ottenuto ben il 57% del voto ispanico contro il 42% per John McCain, risultato eccellente poiché i «latinos» della Florida sono in massima parte esuli cubani in genere profondamente conservatori.

Bill Richardson, governatore del New Mexico - Stato andato a Obama - e unico di origini ispaniche (nonostante il nome anglosassone) ha fattoo campagna a tappeto per il candidato democratico. Negli ultimi sette mesi, Richardson ha visitato 19 Stati oltre al territorio di Porto Rico e ha passato 29 giorni in campagna elettorale fuori dal New Mexico, oltre a 14 giorni nel suo Stato.

I «latinos» sono dal 2003 la prima minoranza per dimensione negli Stati Uniti, testimonianza della loro fertilità e di una continua ondata migratoria (secondo i dati del 2006, sono circa 44 milioni, cioè il 14,8% della popolazione, contro 37 milioni di afroamericani, cioè il 12,4%).

Oltre il 60% sono di origine messicana; sono generalmente più poveri e meno istruiti della media della popolazione ma anche più giovani (l'età media dell'americano è attorno ai 36 anni, quella di un americano ispanico attorno ai 27) e naturalmente hanno famiglie numerose (oltre il 60% vive in nuclei familiari di 3 o più persone, il 22% in nuclei di 5 o più persone).

Insomma: un elettorato che fa molta gola, soprattutto in prospettiva futura. La grande maggioranza vive New Mexico, Texas, California, e in tutti i territori del Sud Ovest sul lunghissimo confine con il Messico; ma la distribuzione dei «latinos» è forte anche in tutto il nord ovest degli Stati Uniti, con alte punte anche a est in Florida (soprattutto per la comunità cubana) e nel New York.