8 settembre 2025
Aggiornato 02:30
Classi di inserimento

Picierno: «Governo discrimina e teme la diversità»

«E’ una vergogna che un Paese come l’Italia, ponte sul Mediterraneo, veda votare in Parlamento le classi speciali per studenti stranieri»

«E’ una vergogna che un Paese come l’Italia, ponte sul Mediterraneo, veda votare in Parlamento le classi speciali per studenti stranieri». Lo dichiara Pina Picierno, ministro ombra per le Politiche Giovanili del Partito Democratico.

«La proposta della Lega è altamente reazionaria, perché ci riporta ad un’idea di società e di scuola chiusa in se stessa, impaurita dalla diversità. In questo modo si smonta il serio e impegnativo lavoro di tante scuole, di tanti docenti che, in questi anni, hanno dato vita a un vero modello di integrazione all’italiana nelle classi. La pedagogia moderna tende a valorizzare la diversità, perché arricchisce la didattica e rende la mente più aperta e flessibile in un mondo dai rapidi cambiamenti».

«Sottoporre l’accesso a scuola al superamento di un test e a quote per stranieri nelle classi è una contraddizione in termini: se un ragazzo arriva a scuola per imparare, cosa deve dimostrare per avere il diritto di farlo? E se un ragazzo arriva in Italia il primo Gennaio, cosa farà tutte le mattine, se non potrà andare a scuola? Questo Governo prima brandisce il tema della sicurezza e poi consegna tanti minori all’abbandono sociale, alla strada, alla criminalità».

«La scuola, soprattutto quella dell’obbligo, che riguarda i minori, deve essere accessibile a tutti i bambini e i ragazzi. Praticare forme di selezione all’ingresso è una discriminazione al merito, tanto sbandierato dal Ministro Gelmini, e un insulto alle pari opportunità.» «Non si capisce come questo provvedimento, votato da tutta la maggioranza, vada incontro agli appelli del Presidente della Camera Fini, che pochi giorni fa ha parlato in favore di un modello di integrazione che parta dalla scuola».