28 agosto 2025
Aggiornato 03:00
Politiche sociali

Cgil, Cisl e Uil contro i tagli al fondo per le politiche sociali

A rischio il sostegno ai non autosufficienti

«Lo scenario delle politiche sociali nella nostra regione si sta facendo desolante». A denunciarlo i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil, Antonio Pepe, Nino Falotico e Michele Delicio, a margine dell'incontro tenuto presso l'assessorato regionale alla Sanità e Politiche sociali.

«Le nostre forti preoccupazioni - sostengono i tre leader sindacali - sono motivate dal taglio di oltre il 40 per cento fatto dal governo sul fondo sociale regionale, taglio che comporterà una riduzione dei fondi da 9 a 8 milioni nel 2008 e da 8 a 5 milioni nel 2009. Appare chiaro che questa situazione è devastante per l'insieme delle politiche sociali, che subirebbero una preoccupante involuzione rispetto alla situazione attuale. Ad aggravare tale stato - secondo Pepe, Falotico e Delicio - è anche la situazione della non autosufficienza. Per il sostegno alle persone non autosufficienti era prevista per il 2008 una disponibilità complessiva di circa 5,3 milioni di euro, disponibilità che invece si riduce a meno di 2 milioni per mancati trasferimenti nazionali, già previsti nella legge finanziaria 2007».

Secondo i tre dirigenti sindacali «siamo di fronte ad un vero e proprio declassamento dei servizi sociali più delicati. Basti pensare che in Basilicata, secondo una indagine del 2004 condotta dalla stessa Regione Basilicata, vivono circa 36 mila non autosufficienti, prevalentemente anziani, di cui circa 15 mila in condizione di non autosufficienza estrema. Alla luce di questa situazione - proseguono Pepe, Falotico e Delicio - abbiamo chiesto alla Regione Basilicata di aggiornare l'incontro al 24 ottobre prossimo, nell'ambito della definizione delle linee guida per l'utilizzazione del fondo, al fine di provvedere, viste le scarse risorse finanziarie a disposizione, a concentrare le stesse esclusivamente nei confronti delle non autosufficienze più gravi o assolute e con basso reddito».

I leader lucani di Cgil, Cisl e Uil hanno sollecitato infine il governo regionale a «costituire ed incrementare ulteriormente la dotazione del fondo integrativo regionale per la non autosufficienza che, per sua natura, deve essere considerato come aggiuntivo rispetto alla spesa sociale ordinaria».