Droga: in crescita i consumatori minorenni nella provincia di Roma
Il prefetto Mosca: «Ai giovani servono modelli positivi, la sola repressione non è sufficiente»
E' un panorama preoccupante quello che emerge dai dati in possesso della prefettura di Roma sul consumo di droga nel territorio provinciale.
Negli uffici di via ostiense, ogni giorno 60 persone in media vengono convocate dal Nucleo Operativo Tossicodipendenze, per i colloqui obbligatori previsti per chi è stato segnalato da parte della Forze dell'ordine come consumatore di droghe perchè trovato in possesso di sostanze stupefacenti.
L’art. 75 del Testo aggiornato del DPR 309/90, prevede infatti che «chiunque illecitamente importa, esporta, acquista, riceve a qualsiasi titolo o comunque detiene sostanze stupefacenti o psicotrope […] commette un illecito amministrativo» e viene segnalato al Prefetto.
Una volta ricevuta la comunicazione dagli organi di Polizia, il Prefetto convoca dinanzi a sé o ad un suo delegato (gli assistenti sociali del NOT, appunto) la persona segnalata per valutare, a seguito del colloquio, le sanzioni da irrogare e la loro durata nonché, eventualmente, per formulare l’invito a seguire un programma terapeutico e socio-riabilitativo.
Nella provincia di Roma le persone segnalate dalle Forze dell'ordine per il colloquio sono in costante aumento: 4.060 nel 2006, 4.142 nel 2007, con un aumento del 16,8% dei minori rispetto all'anno precedente, mentre per l'anno in corso, i convocati sono già a quota 3.000. Per la fine dell'anno si attende ancora un migliaio di segnalazioni.
«Siamo riusciti a far abbassare il numero di rapine e dei furti, ma contro la droga combattiamo una lotta molto più dura e difficile - ammette il prefetto Mosca, in un intervista rilasciata al Corriere della Sera - ai ragazzi servono modelli positivi, sia a casa, sia a scuola, altrimenti la sola repressione non è sufficiente. Basti pensare che nei primi mesi di quest'anno soltanto i carabinieri hanno sequestrato un quantitativo di droga pari a quello trovato in tutto il 2007».
I convocati sono persone di tutti i tipi e di tutte le estrazioni sociali molti minorenni che, ad esempio, per il consumo di cocaina sfiorano il 10% del totale, mentre erano il 6,8% nel 2006 e il 7,8% nel 2007.
Dai colloqui, è la convinzione degli assistenti sociali, emerge che i segnalati, in media fra i 16 e 40 anni, non sanno che detenere droga è un reato e che assumerla può arrecare gravi danni alla salute. In generale considerano l'uso personale un fatto consentito, lecito. Molti lo considerano un fatto ludico, un passatempo, magari un momento di evasione.