16 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Ippica

Il Ministro Zaia insedia il Comitato Nazionale ippico

«Un organo operativo con cui intendo condividere le scelte da attuare nel settore e che risponderà direttamente a me»

Questa mattina il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha ricevuto presso il Mipaaf i rappresentanti di tutte le categorie del mondo ippico, a cui ha presentato le misure individuate per risolvere la crisi del settore.
«Questa mattina – ha annunciato il Ministro Zaia – ho firmato il decreto costitutivo del Comitato nazionale ippico, un organo operativo con cui intendo condividere le scelte da attuare nel settore e che risponderà direttamente a me. Il comitato sarà parte attiva in questa fase in cui è necessario avviare la due diligence sui bilanci, un intervento assolutamente indispensabile per capire lo stato reale dei conti».

Ai rappresentanti di categoria il ministro ha spiegato che la seconda fase del piano di risanamento prevede l’elaborazione di una azione congiunta con il Ministero dell’Economia per far fronte alle emergenze più pressanti, prima fra tutte quella del montepremi. «La storia dell’Unire – ha detto Zaia – è lo specchio della crisi attuale ed è lì che si giocherà la nostra partita».
Una volta arginata la crisi si potrà passare alla ristrutturazione dell’intero settore. «Puntiamo ad una soluzione definitiva, non a un tappabuchi» – ha dichiarato Zaia. «Le misure in questo senso saranno approntate tenendo anche conto delle esperienze estere a noi più vicine, laddove si è instaurato un rapporto virtuoso fra imprenditorialità privata e settore pubblico».

In calendario è previsto inoltre un incontro con il sottosegretario all’Economia Alberto Giorgetti per definire insieme delle strategie di lungo periodo che possano rilanciare il comparto. «Il sottosegretario Giorgetti – ha detto il Ministro – è un uomo competente, che conosce a fondo la materia. Non ho dubbi che darà un contributo prezioso per risolvere una volta per tutte la crisi e rilanciare il settore ippico».
«Questa è l’eredità lasciata dal decreto Bersani. Il comparto – ha concluso il Ministro – si trova in uno stato assolutamente disastrato, ma sono certo che grazie a un’azione concertata riuscirà a risollevarsi e a riacquistare lo spazio che gli compete».