23 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Ambiente e Territorio

Avviata la realizzazione di uno sbarramento anti intrusione salina sul fiume Brenta

E’ finalizzato alla realizzazione di uno sbarramento contro l’intrusione salina lungo i l fiume Brenta lo schema di protocollo, che la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore all’Ambiente Giancarlo Conta di concerto con l’Assessore alle politiche della Mobilità, Renato Chisso, ha approvato e che sarà sottoscritto d’intesa con il Magistrato alle Acque, il Comune di Chioggia e il Consorzio di Bonifica Adige Bacchiglione.

Il problema della risalita dell’acqua marina, che si verifica soprattutto nei mesi estivi, con la ridotta portata del fiume Brenta, presenta notevoli ripercussioni sia ambientali, sia pratiche. Infatti, oltre a modificare l’ecosistema fluviale e a determinare l’aumento della salinità nei terreni circostanti con relativa perdita della loro fertilità, l’acqua presenta una salinità troppo elevata per poter essere utilizzata a fini irrigui, dato che brucerebbe i raccolti. L’intervento prevede la realizzazione, tra la foce del fiume Brenta e l’esistente ponte della Romea, di uno sbarramento, che, in condizioni di magra, impedirà mediante paratoie la risalita dal mare delle acque salate, paratoie, che in condizioni di piena, saranno aperte in modo da consentire il regolare deflusso delle acque. « Si tratta di un’opera - spiega l’Assessore Conta - con la quale non solo daremo una risposta alle necessità dei cittadini, ma con la quale diamo la dimostrazione di come le pubbliche amministrazioni possano collaborare e coordinarsi per risolvere i problemi in maniera intelligente e ottimizzando l’uso delle risorse finanziarie disponibili».

«Questa iniziativa – ricorda l’Assessore Chisso – si tradurrà, di fatto, anche nella realizzazione di un nuovo ponte che collegherà direttamente Chioggia con Isola Verde, evitando di dover transitare lungo la Romea, con benefici sostanziali per la mobilità e l’economia locale». «La risalita del cuneo salino - continua l’Assessore Conta - è un serio problema, sia per l’ambiente, sia per l’agricoltura, che la Regione non può non affrontare facendo ogni sforzo possibile per far sì che i nostri fiumi siano nelle migliori condizioni possibili. In questa logica - conclude l’Assessore Conta - è molto importante cercare di ridurre i prelievi dai fiumi, in modo da aumentare le portate fluenti, ma non sempre basta, motivo per cui si rende necessario intervenire anche con opere come queste, che impediscono all’acqua marina di risalire il fiume.» Il costo complessivo dell’intervento è di 25 milioni di euro, di cui 15 mln finanziati dal Ministero delle Politiche Agricole, 3 mln di ¤ a carico della Regione, 3 mln di ¤ del Magistrato alle Acque e 4 mln di ¤ a carico del Comune di Chioggia.