16 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Conferenza ANCI piccoli comuni

Silvestrin: «Bene bozza su federalismo fiscale, ma bisogna fare presto»

«Regione assegna 8 mln euro a piccoli comuni che si associano»

«Le notizie di oggi, con l'approvazione della bozza sul federalismo da parte del Governo, sono positive. Si elimina la spesa storica, si introducono i costi standard legati ai servizi: cose che chiedevamo da tempo. Però bisogna fare presto, perchè il Veneto non può più attendere. Siamo da sempre una regione virtuosa che però ha pagato salato il suo buon governo ricevendo una penalizzazione continua. E' bene ricordarlo: in questi decenni abbiamo avuto il minor numero di trasferimenti statali in assoluto, e la situazione è addirittura peggiorata negli ultimi cinque anni». Lo ha detto Flavio Silvestrin, Assessore agli Enti Locali della Regione Veneto, aprendo stamani a Mogliano Veneto (Tv) a Villa Braida, i lavori della VIII Conferenza nazionale dell'ANCI Piccoli Comuni.

«Il malessere nelle amministrazioni locali è molto diffuso. Ne abbiamo avuto un esempio con il movimento di rivolta creato da 450 sindaci – ha continuato Silvestrin – per trattenere ai Comuni il 20% del gettito Irpef. Ma se ne ha esempio soprattutto se si pensa che basta un asilo da costruire o l'acquisto di uno scuolabus per mandare in crisi il bilancio di un piccolo comune». Inoltre, secondo Silvestrin, «va affrontato, per i piccoli comuni, un nuovo modello di governance territoriale che affronti il principio dell'adeguatezza che concretamente significa la cooperazione associata delle funzioni e dei servizi». Egli ha poi sollecitato l'approvazione del Codice delle Autonomie depositato in Parlamento. Silvestrin è poi entrato nel merito di quanto fa la Regione per sostenere quel 55% di Comuni veneti che sono sotto i 5 mila abitanti e che soffrono di problemi gestionali, di carenza di risorse umane e finanziarie sempre più grandi.

«Il nostro obiettivo è di supportarli e valorizzarli – ha detto – e per farlo è fondamentale l’utilizzo dello strumento giuridico della gestione associata nelle varie forme della convenzione, del consorzio, dell’unione di comuni o della comunità montana, superando visioni municipalistiche. Perciò come Assessorato agli enti locali, abbiamo incentivato le politiche di aggregazione tra Comuni, fornendo ad essi un’adeguata consulenza e finanziandone le funzioni ad essi trasferite. Abbiamo ritenuto di favorire soprattutto le forme di aggregazione stabili come le Unioni di Comuni, che rappresentano oggi una realtà consistente (si contano oggi 31 Unioni di Comuni con 104 Comuni associati).Ma nel 2007 sono state finanziate 54 altre forme associate che coinvolgevano complessivamente 244 comuni. Dal punto di vista finanziario – ha rilevato ancora l'Assessore - dal 2001 al 2007 sono stati erogati 18 milioni di euro per rafforzare e diffondere Unioni di Comuni, Comunità Montane, Consorzi. I fondi stanziati nel bilancio 2008 per l’associazionismo comunale sono di 8 milioni di euro che confermano l’impegno della Regione nei confronti di questo importante traguardo».