19 aprile 2024
Aggiornato 17:00

Campobasso, monitoraggio permanente dei fattori di rischio per la sicurezza urbana

Riunione, presieduta dal prefetto Carmela Pagano, del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica di Campobasso

Nuove norme in materia di incolumità pubblica e sicurezza urbana sono stati i temi al centro della riunione, presieduta dal prefetto Carmela Pagano, del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica di Campobasso.

In questo primo incontro è stato approfondito con i Sindaci e le Forze di Polizia lo stato di attuazione delle nuove norme in materia di incolumità pubblica e sicurezza urbana, per individuare le forme ottimali di integrazione con il sistema generale di sicurezza pubblica provinciale. Il percorso attivato intende, infatti, valorizzare al massimo la collaborazione interistituzionale, nel rispetto delle innovazioni normative, che chiamano gli amministratori locali ad interventi mirati a tutela della sicurezza urbana e della pubblica incolumità, nonché ad un maggiore controllo del territorio.

Il programma di intese è partito dai Comuni di Campobasso e Termoli, i quali hanno convenuto sulla necessità, nell’ambito delle rispettive competenze, di:
- dare risposte alla percezione di insicurezza dei cittadini attraverso interventi concreti sui fattori di degrado urbano, secondo un preciso ordine di priorità;
- creare sinergie e forme di collaborazione tra le Forze di polizia e i corpi di polizia municipale, anche ai fini dell’aggiornamento del piano coordinato di controllo del territorio, partendo da una strutturata, condivisa conoscenza del territorio attraverso il monitoraggio dei fattori di rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica.

La rilevazione permanente dei fattori di rischio nelle aree urbane, che sarà progressivamente estesa a tutti i Comuni della Provincia, consentirà di stabilire le priorità di intervento e contestualmente di fornire indicazioni concrete per l’aggiornamento del piano coordinato di controllo del territorio. Il percorso avviato potrà portare all’elaborazione di un vero e proprio Patto per la sicurezza, anche per affrontare in forma sinergica e omogenea esigenze strutturali della sicurezza, quali la formazione e l’impiego di tecnologie (videosorveglianza), strumento necessario anche per il controllo della rete viaria, soprattutto quella di collegamento con le regioni limitrofe (Campania e Puglia).