25 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Nomina Commissario Settore Sanitario Regione Abruzzo

Nella persona del dottor Gino Redigolo, già direttore della Ulss 8 di Asolo (Treviso)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e del Ministro dell'Economia, sentito il Presidente della Regione, dottor Paolini, ha approvato la delibera di nomina del Commissario per la realizzazione del Piano di rientro dei disavanzi del settore sanitario della Regione Abruzzo nella persona del dottor Gino Redigolo, già direttore della Ulss 8 di Asolo (Treviso) e oggi direttore amministrativo dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, attualmente commissariata.

La delibera fa esplicito «riferimento all'esigenza di contenere l'incremento delle aliquote fiscali» ed indica i cardini necessari per il rientro dai disavanzi. L'esigenza del commissariamento era già emersa dal tavolo tecnico di valutazione del 5 febbraio 2008, ove era stato rilevato l'utilizzo da parte della Regione per finalità extrasanitarie di quote di finanziamento vincolate al Servizio sanitario regionale. Il Presidente del Consiglio Romano Prodi aveva conseguentemente avviato la procedura di commissariamento.

Prosegue così l'azione del Governo per la rigorosa applicazione del Patto della Salute tra Stato e Regioni con riferimento ai Piani di rientro dai disavanzi che non saranno soggetti ad alcuna rimodulazione né rinvio dei termini indicati per il rispetto del percorso di risanamento e riconversione verso modelli gestionali più efficienti per la qualità dei servizi socio-sanitari e il controllo della relativa spesa.

Ciò significa che anche i Piani di rientro delle Regioni Lazio, Campania, Molise, Liguria e Sicilia sono oggetto di rigorosa verifica con la conseguente adozione di provvedimenti sanzionatori ove il tavolo tecnico individui lo scostamento dagli obiettivi convenuti. La prospettiva del federalismo fiscale impone ancor più la coerente applicazione dei Piani di rientro in quanto la spesa sanitaria costituisce larghissima parte delle spese regionali ed il passaggio dal finanziamento a piè di lista alla gestione responsabile della spesa è garanzia di maggiore qualità dei servizi socio-sanitari come dimostrano le Regioni più efficienti.