5 maggio 2024
Aggiornato 20:30

Caccia, Donazzan: «La regione ricorre contro il disciplinare della Provincia di Rovigo»

«Non in favore di Valle Ripiego»

«Desidero innanzitutto precisare che il ricorso ad adiuvandum della Regione del Veneto nella causa proposta da Valle Ripiego non riguarda assolutamente il merito del contenzioso, che sarà come ovvio di competenza della magistratura ordinaria, ma il conflitto di competenze generato dalla provincia di Rovigo con l’emanazione di un proprio disciplinare in sovrapposizione a quello approvato dalla Giunta regionale.»

Lo ha dichiarato Elena Donazzan, assessore alla Caccia, in merito ad alcune notizie comparse sulla stampa locale. «Per parlare il più chiaramente possibile a quanti cercano di strumentalizzare la vicenda, le responsabilità della violazione della legge sulla caccia in capo a Valle Ripiego non ci riguardano, - precisa l’assessore Donazzan - mentre è certamente di nostra competenza il fatto che ancora una volta la provincia di Rovigo ingenera confusione, volendosi sovrapporre alle competenze regionali, nella fattispecie con un atto provinciale successivo ad uno analogo regionale richiamato dai ricorrenti.»

L’intervento della Regione del Veneto appare, pertanto, un atto dovuto a sostegno delle proprie competenze e al mancato adeguamento agli indirizzi regionali da parte del disciplinare della provincia di Rovigo. «Il mio giudizio personale e quello della Giunta regionale - specifica l’assessore - sulla cosiddetta mattanza è e resterà durissimo.» «L’azione - aggiunge l’assessore Donazzan - della Regione del Veneto non ha in alcun modo, né sarebbe possibile ai sensi della legge nazionale e regionale, capacità di incidere in un campo di totale e esclusiva competenza dell’autorità giudiziaria ordinaria, ma è, lo ribadisco con forza, legato alle competenze regionali in materia.» «Dopodiché - conclude l’assessore - se si vuol fare polemica la si faccia pure: nulla di nuovo sotto il sole di inizio stagione venatoria a Rovigo.»