19 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Il Ministero dell’ambiente attacca le analisi della diossina dell’ILVA effettuate dall’Arpa

Caso Ilva: da Legambiente piena solidarietà al lavoro di Arpa Puglia

«Ilva investa veramente in tecnologie pulite,nessuno sconto all’azienda per un eventuale partecipazione al salvataggio di Alitalia»

«Le recenti dichiarazioni del Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente, Ing. Bruno Agricola, che vorrebbero «demolire» l’operato dell’ARPA Puglia relativamente alle rilevazioni sulla diossina emessa dall’ILVA e sull’impatto ambientale prodotto dai suoi impianti più inquinanti, destano profonda preoccupazione per la tutela della salute dei cittadini e per le sorti dell’iter dell’Autorizzazione Integrata Ambientale che dovrebbe concludersi entro marzo 2009».

Così interviene Legambiente sulle polemiche sorte nei giorni scorsi a Taranto in una nota a firma congiunta di Stefano Ciafani, Responsabile Scientifico Nazionale, Francesco Tarantini, Presidente Regionale e Lunetta Franco, Presidente del Circolo di Taranto.

«Riteniamo inaccettabile che, senza nulla osservare sulla documentazione presentata dall’Azienda – hanno aggiunto Ciafani, Tarantini e Franco nella nota – si «facciano invece le pulci» ad un lavoro di prim’ordine dal punto di vista scientifico effettuato per la prima volta a Taranto grazie al lavoro dell’ARPA diretta dal Prof. Giorgio Assennato. Ricordiamo che, in precedenza, i dati disponibili sull’impatto ambientale dell’Azienda erano quasi esclusivamente quelli prodotti dall’ILVA stessa e che mai fino ad ora vi era stata una rilevazione così sistematica e puntuale delle emissioni a Taranto. Nell’esprimere la nostra piena solidarietà all’ARPA riteniamo, pertanto, di dover contemporaneamente stigmatizzare l’inopportunità di un documento che interviene nel merito di una questione, prima ancora che il Comitato di Coordinamento ne abbia discusso, con rilievi di natura formale in presenza di dati a dir poco preoccupanti per l’ambiente e la salute dei cittadini».

«E’ ridicolo, infatti, - prosegue la nota di Legambiente - sbandierare investimenti degli utili ILVA nello sviluppo ed ammodernamento degli impianti, come riportato sul Corriere della Sera il 17 agosto scorso, quando la stessa azienda non investe assolutamente risorse per abbattere le emissioni inquinanti in maniera rapida e congrua per portarle ai livelli già raggiunti in altri impianti siderurgici di altri paesi europei. Al Ministro Prestigiacomo, che si è dichiarata soddisfatta di quanto sinora fatto dall’Azienda, chiediamo maggior rispetto per il lavoro svolto dalla ARPA e per le sacrosante istanze dei cittadini, degli ambientalisti e degli Enti Locali che già si sono espressi criticamente sulle dichiarazioni dell’Ing. Agricola, rammentandole che al centro della questione c’è prima di tutto la salute dei cittadini, su cui non pensiamo si possa esprimere alcuna soddisfazione. Non vorremmo che la presa di posizione nei confronti del lavoro dell’ARPA rientri in un quadro più ampio che, da quanto si apprende sui quotidiani nazionali, vedrebbe Riva entrare nella cordata di imprenditori per salvare dal fallimento l’Alitalia. Legambiente, quindi, – conclude la nota – ritiene inaccettabile qualsiasi «sconto» all’azienda siderurgica che porti a salvare la compagnia di bandiera a spese della salute dei cittadini».