Legambiente: «Gestire le coste mettendo al centro la biodiversità»
Negli ultimi anni sono stati davvero numerosi i casi di ovodeposizione e nascita di tartarughe marine “caretta caretta” nelle coste del Mezzogiorno
«La nascita delle tartarughe in Calabria segnala che ci sono le condizioni naturali per le ovodeposizioni. Un segnale importante che va raccolto per promuovere sempre più un nuovo Mezzogiorno con scelte che valorizzino la natura, la cultura del mare e le coste del sud».
Così Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente ha commentato la schiusa da record delle tartarughe 'caretta caretta' sulla spiaggia di Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, in Calabria.
«Negli ultimi anni sono stati davvero numerosi i casi di ovodeposizione e nascita di tartarughe marine «caretta caretta» nelle coste del Mezzogiorno, dello Jonio dalla Puglia alla Calabria, nel basso Adriatico pugliese ed il Tirreno fino al Cilento. Questo fenomeno che in natura avviene con una frequenza maggiore di quanto possiamo osservare, va monitorato maggiormente, migliorando la gestione e la tutela delle nostre coste, coinvolgendo in questo lavoro le amministrazioni locali e gli operatori turistici.
E’ più che mai necessario, pertanto, realizzare delle strategie di sistema per la gestione integrata della fascia costiera e del mare che veda al centro la tutela della biodiversità, la valorizzazione delle aree marine protette, dei siti della rete natura 2000 e del paesaggio costiero, in armonia con la promozione dei beni culturali, il turismo ed i prodotti tipici ed agricoli di qualità. In poche parole – ha concluso Nicoletti – un grande progetto per i mari del sud da promuovere con il Ministero dell'Ambiente, le regioni e le aree protette che possa sfruttare le risorse comunitarie in maniera più efficace per il 2007/2013».