3 maggio 2024
Aggiornato 10:00
Riforme e Federalismo fiscale

Federalismo fiscale, Cota: «Speriamo nel contributo del PD»

«Per noi è la riforma delle riforme in questa legislatura e poi senza il federalismo il Paese è destinato a esplodere»

«C'e' sempre da stare in guardia, perché in politica niente è facile, soprattutto visto che si tratta di una battaglia così importante come quella del federalismo. Che per noi è la riforma delle riforme in questa legislatura e poi senza il federalismo il Paese è destinato a esplodere». Così il presidente dei deputati leghisti, Roberto Cota, intervistato dal quotidiano on-line Affaritaliani.it, risponde alla domanda se è ottimista sull'approvazione in autunno del federalismo fiscale.

«Bossi e Calderoli si sono mossi con il piede giusto, direi che c'è anche un'atmosfera che si respira di consapevolezza che questa riforma debba essere fatta». Qual è il modello? «La bozza, che è già stata presentata, - spiega Cota - si muove su due cardini: l'autonomia in positiva degli enti locali, cioè i soldi non devono più andare a Roma e poi tornare indietro, e il passaggio dalla spesa storica a quella standard, che è il modo per calcolare il costo vero dei servizi e per misurarne l'efficienza. Certamente la Regione Lombardia è stata un'antesignana nel proporre e nel richiedere il federalismo fiscale».

Sarà possibile approvarlo con i voti del Partito democratico? «Penso - risponde l'esponente del Carroccio - che i deputati del Pd che non dovessero votare la riforma, dopo ovviamente un dibattito in Parlamento, avrebbero difficoltà a ritornare nelle loro circoscrizioni elettorali. Non dando un contributo sul federalismo, si allontanerebbero sempre di più dalla gente. Quindi la logica mi dice che daranno il loro contributo».