18 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Nuove povertà

Valdegamberi: «50 mila euro a banco alimentare Verona»

«Per raccolta distribuzione alimenti recuperati da industria per 35 mila persone indigenti nel Veneto»

Per sostenere il Banco Alimentare-Comitato del Veneto di Verona nelle attività di raccolta, ricovero, distribuzione gratuita di alimenti recuperati dall’industria alimentare e dall’AIMA e distribuiti gratuitamente agli enti e associazioni non profit che assistono persone indigenti, la Giunta veneta, su proposta dell’Assessore alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, ha deliberato un contributo di 50 mila euro. La deliberazione è prevista dalla legge regionale di bilancio di previsione per il 2008.

Ne dà notizia lo stesso Valdegamberi il quale ricorda che «il provvedimento si inserisce nel quadro di attenzione che il Governo veneto destina ai fenomeni che riguardano le nuove povertà di fasce sociali anziane o di famiglie monoreddito con figli. A favore di questi nostri concittadini opera l’azione del Banco Alimentare, un’organizzazione umanitaria senza scopo di lucro, che ha come obiettivo il recupero e la valorizzazione sociale delle eccedenze agro-alimentari. Con il proprio impegno – spiega l’Assessore veneto - ritira gratuitamente le eccedenze del settore alimentare e le distribuisce, sempre gratuitamente, ad associazioni ed enti assistenziali che si occupano dei bisognosi in Italia. Gli enti convenzionati che vengono regolarmente visitati e seguiti dai volontari del Banco, sono mense per persone senza fissa dimora, centri di accoglienza per disadattati, comunità di recupero per tossicodipendenti, centri di aiuto e sostegno per famiglie povere».

Il Banco Alimentare Comitato del Veneto, è supportato dall’attività di 50 volontari, provvede a raccogliere dalle aziende produttrici o distributrici generi alimentari e bevande che, una volta controllate, catalogate e suddivise presso i propri magazzini, permettono a circa 300 enti di sostenere oltre 35.000 persone bisognose distribuite in tutto il Veneto. «Come si vede – aggiunge Valdegamberi – si tratta di un’azione costante e sinergica che mette in rete enti pubblici e privati, aziende ed enti non profit con l’unico obiettivo di non far mai scemare il livello di attenzione e di intervento e di solidarietà verso le componenti più deboli della nostra regione, mantenendo sempre verso di loro un atteggiamento di rispetto verso le loro difficoltà che preservi la loro dignità di cittadini uguali a tutti gli altri ».