24 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Soddisfazione del Ministro Frattini

Liberazione di Jolanda Occhipinti e Giuliano Paganini

I due connazionali hanno già potuto mettersi in contatto con i familiari in Italia e faranno al più presto rientro nel nostro Paese

Il Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini ha appreso con viva soddisfazione la notizia della liberazione di Jolanda Occhipinti e Giuliano Paganini, i due cooperanti della ONG italiana CINS che erano stati sequestrati ad Aw Deeghle (nella regione somala del Basso Scebeli) il 21 maggio scorso, e che si trovano ora a Nairobi, assistiti dalla nostra Ambasciata. I due connazionali hanno già potuto mettersi in contatto con i familiari in Italia e faranno al più presto rientro nel nostro Paese.

Il Ministro Frattini ha ricordato il costante e diretto impegno di tutte le istituzioni di Governo che, con il coordinamento della Presidenza del Consiglio ed il ruolo attivo dell’ Unità di Crisi della Farnesina, hanno lavorato incessantemente negli ultimi due mesi, esprimendo il più sincero ringraziamento a tutti coloro i quali si sono adoperati con dedizione e spirito di servizio per la felice conclusione delle vicenda.

Un particolare ringraziamento viene indirizzato al CINS ed alle associazioni delle ONG dal Ministro Frattini, che fa suo il loro auspicio che la società somala sappia trovare in se stessa gli stimoli e la forza per reagire compatta contro la piaga dei sequestri. Qualora tale fenomeno prendesse piede, ostacoli insormontabili si frapporrebbero al lavoro umanitario svolto dai cooperanti, che alla Farnesina si spera possa invece sempre più dispiegare i suoi benefici effetti a favore di tutte le componenti delle popolazione somala.

Il Ministro Frattini estende i suoi sentimenti di profonda gratitudine agli organi di stampa che, tranne poche ed isolate eccezioni, hanno risposto con profondo senso di responsabilità all’appello al riserbo ed alla discrezione lanciato dal Governo, dai familiari e dal mondo delle ONG.

Tale approccio - sottolinea Frattini - è stato determinante per la conclusione positiva della vicenda, in un contesto operativo e di sicurezza assai difficile come quello somalo. Proprio per la difficoltà di operare in territorio somalo, dove nessun Paese europeo ha una propria Rappresentanza diplomatica, la Farnesina sconsiglia fortemente da tempo ogni viaggio o soggiorno nel Paese e raccomanda alle ONG di seguire i progetti a distanza, utilizzando esclusivamente personale locale.