Città più sicure
Dopo la pausa d’agosto, governo e maggioranza affronteranno, dunque, le riforme che contribuiranno a fare dell’Italia un Paese più giusto, più moderno, più efficiente e competitivo
Dopo la pausa d’agosto, governo e maggioranza affronteranno, dunque, le riforme che contribuiranno a fare dell’Italia un Paese più giusto, più moderno, più efficiente e competitivo. Il rilevante impegno d’autunno, tuttavia, non deve far dimenticare che il governo Berlusconi ha già conseguito, con rapidità inusuale nel nostro sistema, importanti successi nell’interesse dei cittadini. Il bilancio dei primi mesi è positivo e questo spiega perché i consensi per il premier e per l’esecutivo continuino a crescere.
Napoli liberata dai rifiuti – Le immagini di Napoli imbarbarita da cumuli, tonnellate di rifiuti hanno fatto il giro del mondo, arrecando un danno gravissimo al prestigio dell’Italia. Quelle immagini hanno costituito la «cartolina da Napoli» con cui il governo Prodi si è accomiatato. Sgravi fiscali – Il governo delle sinistre aveva aumentato la pressione fiscale di due punti percentuali, dilatando nel contempo la spesa pubblica. Anche i ceti economicamente più deboli hanno risentito della torchiatura tributaria. Il governo Berlusconi, nonostante l’esecutivo di Prodi non abbia lasciato alcun tesoretto, ma soltanto buchi, ha subito deciso di sostenere le famiglie in difficoltà abolendo l’Ici sulla prima casa e detassando gli straordinari e i premi di produttività per una vasta platea di lavoratori dipendenti (con reddito fino a 30 mila euro lordi all’anno). È stato calcolato dagli esperti che la combinazione di questi due benefici può portare, per tantissime famiglie, un vantaggio di circa 1.700 euro all’anno.
Maggiore sicurezza – Per la maggiore serenità degli italiani, allarmati e feriti da una criminalità diffusa resa più aggressiva dagli innesti di immigrati clandestini, il governo Berlusconi ha affrontato con impegno e determinazione le questioni della sicurezza. Il decreto con le prime, incisive misure è già in vigore, altri provvedimenti completeranno un disegno organico volto a rendere credibile ed efficace l’azione dello Stato. Si è già voltata pagina. Sarà più facile e rapida l’espulsione degli immigrati che delinquono o che costituiscono un pericolo per la pubblica sicurezza. La condizione di clandestino è diventata un’aggravante per i reati eventualmente commessi, sicché il rimpatrio per ordine del giudice diventa più facile, posto che l’espulsione è prevista in caso di condanna a più di due anni (in precedenza il limite era di 10 anni).
Processi più rapidi e pene più severe per i reati di maggiore allarme sociale (violenze sessuali e delitti ai danni di minori), possibilità per i giudici di sospendere i processi per reati mano gravi al fine di accelerare quelli per delitti più allarmanti. Pene più gravi per chi si mette alla guida ubriaco o sotto l’effetto della droga. Ergastolo per chi uccide un appartenente alle forze dell’ordine o alla polizia giudiziaria.
Giro di vite per evitare le scarcerazioni facili e pene più severe contro i mafiosi; alle nuove mafie importate (cinese, albanese, russa eccetera) sarà estesa la normativa decisa per contrastare la criminalità organizzata italiana. Infine, c’è il capitolo delle città più sicure. Ai sindaci sono assegnati maggiori poteri per affrontare i problemi particolari delle aree urbane. Per liberare dalle incombenze di sorveglianza e vigilanza di siti sensibili le forze dell’ordine, da lunedì in parecchie città saranno impiegati 3.000 militari. In tal modo aumenterà la presenza nelle strade dei tutori dell’ordine, per rasserenare i cittadini onesti e contrastare la piccola e la grande malavita.