26 aprile 2024
Aggiornato 08:00
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Creme solari: la protezione totale non esiste

In sede europea il Colipa (European Cosmetic Toiletry and Perfumery Association) ha eliminato questa dizione, perché ingannevole

Crema solare a «protezione totale» o a «schermo totale». Sono espressioni che non hanno alcun significato, per il semplice fatto che se fosse vero non ci si dovrebbe abbronzare minimamente, mentre un «velo» di abbronzatura c'è sempre. In sede europea il Colipa (European Cosmetic Toiletry and Perfumery Association) ha eliminato questa dizione, perché ingannevole.

Una raccomandazione della Commissione europea ha ridefinito i valori di protezione delle creme solari. La protezione bassa è indicata con i numeri 6 e 10, la media con 15, 20 e 25, quella alta con 30 e 50 e, infine, quella molto alta con 50+. Occorre ricordare che la crema può essere eliminata in tutto o in parte dai bagni o dal sudore e che va nuovamente applicata a meno che non sia «resistente all'acqua».

Le creme sono formate da una emulsione di acqua e grassi, quindi soggette a deteriorarsi con il calore; è opportuno non lasciare il contenitore esposto al sole sulla spiaggia: la protezione solare potrebbe diminuire rapidamente. La durata della crema è indicata sul contenitore con una raffigurazione di un barattolo aperto e con un numero, che sta ad indicare il tempo di vita della crema stessa dopo l'apertura del tubetto. Un avvertimento: attenzione ai padiglioni auricolari, in genere ci si dimentica di proteggerli con le creme, così la sera ci si ritrova con gli «orecchioni» rossi. Da ricordare che il sole è il maggior responsabile dell'invecchiamento della pelle, da evitare, quindi, l'esposizione nelle ore centrali della giornata (11-15).

Primo Mastrantoni, segretario Aduc.