PlayWood: «Con il nostro connettore costruiamo arredi infiniti»
PlayWood produce un connettore in stampa 3D capace di bloccare diversi tipi di materiali e permette quindi la costruzione di infinite variabili di arredi
ROMA - Un connettore realizzato con la stampa 3D che permette di bloccare pannelli e tavole per realizzare arredi. Un nuovo modo di ripensare gli spazi, utilizzando i prodotti che abbiamo per costruirne degli altri, anche perché, ci assicura Stefano, CEO di PlayWood, «il morsetto non rovina la tavola e quindi ogni pezzo che viene bloccato può essere riutilizzato per creare un arredo completamente nuovo».
Il connettore che rivoluziona gli arredi
La startup si chiama PlayWood è fa parte del nuovo batch del programma di accelerazione di Luiss Enlabs a Roma. Un’idea nata da Stefano e dal suo team, come spesso accade, per necessità: «Volevamo un ambiente particolare che raccontasse di noi. Venivamo dal digitale - ci racconta Stefano - e non eravamo abituati a utilizzare prodotti fisici quindi ci siamo inventati un sistema che ci potesse permettere di ripensare al nostro spazio». E così, col connettore di PlayWood, possiamo fare e disfare il nostro ufficio a piacimento, cambiando le scrivanie e i suppellettili, smontandoli e ridisegnando degli arredi completamente nuovi.
Infinite possibilità
Ma non solo. «E’ bellissimo vedere ciò che costruiscono i nostri utenti - ci racconta Stefano - . Le possibilità sono infinite, abbiamo dato loro ampio spazio in modo tale che potessero sbizzarrirsi. Si possono utilizzare prodotti come il legno, la ceramica e molto altro per costruire installazioni per espositori, fiere oppure allestimenti particolari. Fino ad arrivare a interi spazi di coworking». Oltre agli arredi costruiti dagli utenti, Stefano e il suo team hanno messo in piedi dei veri e propri allestimenti che sono distribuiti in common creative sul sito PlayWood e che possono essere realizzati grazie alla produzione digitale in tutto il mondo. Per quanto riguarda i connettori, Playwood ne prevede 3 tipi, ognuno dei quali è predisposto per collegare tra loro i pannelli con un angolo diverso: un modulo quadrato con un angolo di 90° e due moduli esagonali rispettivamente con un angolo di 105° e di 150°. Realizzati con una stampa 3D, i connettori sono in polyamide, uno dei materiali termoplastici da costruzione più versatili e frequentemente impiegato in opere murarie semplici e complesse per le sue eccellenti caratteristiche di robustezza, duttilità e resistenza al calore.
Industria e innovazione
Un progetto che unisce la manifattura alle infinite possibilità del digitale e che mira a sconvolgere completamente gli spazi in cui siamo soliti trascorrere il nostro tempo, trasformandoli e adattandoli sempre più alle nostre esigenze personali. E poi le competenze di professionisti che sanno il fatto loro, consapevoli che la commistione tra l’industria tradizionale e l’innovazione rappresenta uno dei pilastri fondanti del nostro futuro: «Non so dove saremo tra cinque anni - scherza con noi Stefano -, ma sono fiducioso. Stiamo procedendo a piccoli passi, ma convinti che potremo andare molto lontano».
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