Blockathon, l’hackathon dell’UE contro la contraffazione (con la blockchain)
L'Unione Europea cerca programmatori per sviluppare una infrastruttura basata sulla tecnologia blockchain per combattere la contraffazione
BRUXELLES - Riunire i migliori programmatori e le migliori menti creative per liberare il potenziale della tecnologia blockchain e creare congiuntamente una soluzione integrata per la lotta alla contraffazione. E’ questo l’obiettivo di Blockathon, il primo hackathon dedicato alla blockchain e promosso dal EUIPO e Commissione europea, il cui scopo è proprio produrre un’infrastruttura anti-contraffazione. Si svolgerà a Bruxelles dal 22 al 25 giugno.
L’Unione Europea è, infatti, ricca di risorse intellettuali: creatività, innovazione e spirito imprenditoriale sono alla base della sua crescita. I settori che fanno un uso intensivo di diritti di proprietà intellettuale (DPI) contribuiscono per il 42% al PIL della UE e sono all’origine, diretta o indiretta, del 38% dei posti di lavoro. Le violazioni dei DPI, sotto forma per esempio della contraffazione e pirateria, danneggiano sensibilmente la crescita nell’UE in quanto costano 90 milioni di EUR l’anno alle imprese operanti nella legalità , con una perdita in termini di occupazione pari a circa 800.000 posti di lavoro durante lo stesso periodo.
Spesso i consumatori non sono in grado di capire se un prodotto sia autentico oppure no. Nel 2017, il 10% dei consumatori della UE, ossia circa 43 milioni di cittadini, è stato indotto con l’inganno ad acquistare un prodotto falso invece di uno autentico. È una cifra corrispondente alle popolazioni di Belgio, Bulgaria, Irlanda, Grecia e Portogallo messe insieme. Oltre il triplo — il 35%, ossia 150 milioni di persone complessivamente — si è posto il dubbio se il prodotto acquistato fosse autentico o un falso.
Sono già numerosi gli strumenti, le tecnologie e le procedure che contribuiscono alla lotta contro la contraffazione verificando l’autenticità dei prodotti e monitorando la catena di approvvigionamento. Tra questi vi sono le tecnologie sulla tracciabilità, l’identificazione tramite radiofrequenza, i controlli doganali e le banche dati specializzate, come l’Enforcement Database dell’EUIPO. Tuttavia, tali sistemi sono frammentati e funzionano spesso a compartimenti stagni, circostanze queste che le organizzazioni criminali sfruttano a proprio vantaggio.
Squadre di programmatori, esperti di blockchain e parti interessate sono invitati a partecipare al concorso, che mette in palio un premio di 100.000 EUR, ed a lavorare per un mondo migliore, anche in termini di sicurezza, dando alle autorità preposte all’applicazione delle normative ed al contrasto i mezzi per individuare rapidamente i falsi e le attività criminali, aiutando le imprese operanti nella legalità a tutelare i propri beni aziendali e mettendo a disposizione dei consumatori gli strumenti per operare scelte consapevoli e reali. «L’EUIPO è fermamente intenzionato a esplorare il potenziale della tecnologia blockchain in termini di collegamento di sistemi e garanzia della sicurezza e inalterabilità dei dati condivisi, allo scopo di instillare fiducia nel nostro ecosistema operante nella legalità, a vantaggio dei cittadini, delle autorità di contrasto e delle imprese - ha detto il Direttore esecutivo dell’EUIPO, António Campinos -. Siamo convinti che sia possibile dare vita a un’alleanza basata su stretti contatti in rete per rendere sicura la logistica, garantire l’autenticità dei prodotti, tutelare i consumatori e contrastare le attività illegali e criminali».
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