18 aprile 2024
Aggiornato 04:00
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A Bologna arriva Freeda, un'app che mappa le strade sicure per le donne

Freeda consente alle donne di indicare il grado di 'pericolosità' di ciascuna zona di Bologna. Sarà così creata una mappa che indicherà le aree sicure o meno della città

BOLOGNA - Perdersi tra le vie di Bologna è facile. Perdersi tra i suoi colori caldi, le sue mura che sanno di storia. Una città di cui ci si può innamorare, guardandola dall’alto dei suoi tetti e percorrendola tra piazze e portici. Quei cunicoli che a volte, nel cuore della notte, possono incutere anche un po’ di timore. Soprattutto alle donne. Ed è dalle donne che il Comune di Bologna ha deciso di ripartire, con una startup - Freeda feel free around - nata a Torino, ma che ora sbarca nel capoluogo emiliano.

L’app che mappa le zone sicure dalla città
Sarà, infatti, la città delle Due Torri la seconda a entrare ufficialmente nel progetto di Freeda. Un’app, nata a maggio 2016 e ora disponibile solo in versione sperimentale, che si presenta come un Trip Advisor delle strade e dei quartieri. Con l’obiettivo di garantire la sicurezza. Le strade di Bologna potranno così essere mappate dalle stesse donne che le frequentano. Potranno dare un punteggio da uno a quattro, in base ad alcuni parametri accompagnati sempre dall’orario in cui è stata effettuata la visita: la propria percezione («Quanto ti senti sicura?»), la presenza o assenza di illuminazione e il grado di affollamento della via, e l’indicazione di eventuali molestie fisiche o verbali ricevute. Il tutto accompagnato da una recensione personale della zona: così in base al numero e al tipo di punteggi e commenti ricevuti alcune aree si coloreranno di rosso o di verde direttamente sulla mappa dell’app.

L’evento a Bologna
L’app nata dalle menti di due giovani attive nel campo dell’informatica, Eleonora Gargiulo e Ilaria Zonda, come detto, è ancora in fase sperimentale, anche se l’obiettivo è renderla pubblica tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Oggi, intanto, dalle ore 18.00, con partenza dal Parco della Montagnosa, ci sarà il primo evento ufficiale di mappatura delle strade di Bologna. Tre i percorsi, decisi dallo staff di Freeda insieme al Comune: zona universitaria, area del Cavaticcio, Bolognina. Sono tre aree della città «con vissuti diversi- spiega Eleonora Gargiulo - o attraversati da giovani donne o su cui ci sono importanti interventi di riqualificazione».

Non è un’emergenza
L’assessore all’Urbanistica Valentina Orioli ha, tuttavia, precisato che Bologna non è in un’ottica emergenziale: «Le donne, per varie ragioni, a volte anche molto ingiuste, percepiscono la città in modo diverso rispetto agli uomini. E noi ci teniamo al loro punto di vista. Il ragionamento che vogliamo fare sarà a 360°, e sarà utile anche per fare il punto sui servizi che oggi sono attivi in città per le donne».