24 aprile 2024
Aggiornato 04:00
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The GIRA: «Riportiamo il turismo nei borghi dimenticati»

Da un viaggio in India un progetto per far rivivere quell'Italia meravigliosa che troppo spesso viene dimenticata perchè lontana dalle mete turistiche. E tutto con il piacere del rischio

MILANO - Un’idea nata per caso, come spesso avviene quando ci si ritrova a una cena tra amici, si chiacchiera del più e del meno, delle proprie esperienze di vita e, come per magia, si accende una lampadina, si apre una strada che potrebbe cambiare tutto. E molto spesso accade proprio così. Un viaggio come tanti, anche se la meta scelta, l'India, da sempre regala delle sorprese. E poi un'idea, condivisa con un gruppo di amici.

Da una vacanza in India a una startup
«Uno dei nostri soci ci raccontò di aver partecipato nel 2014, in India, alla Rickshaw Run, una folle gara in cui su tuk-tuk, mezzi a 3 ruote, si percorrono 3.500 chilometri; senza un vero e proprio percorso, ma solo un punto di partenza e uno di arrivo - racconta Alberto Nava, amministratore delegato e co-founder di The GIRA -. Dopo aver ascoltato il racconto di questa esperienza ci siamo chiesti ‘perché non ricreare un’avventura simile anche da noi, dove i «rischi» sono notevolmente inferiori e soprattutto la nostra storia, la cultura, la bellezza paesaggistica ed architettonica fanno dell’Italia il posto perfetto da girare’?».

Il progetto The GIRA
E così è stato. The GIRA è una startup fondata nel maggio del 2015 da un gruppo di manager ed imprenditori con l’obiettivo di far vivere quei luoghi d’Italia che nessuno conosce, lontani dalle rotte turistiche, ma non per questo meno meravigliosi di tutti gli territori che il nostro Paese ci regala ogni giorno. «Il 21 luglio, dopo due mesi dalla fondazione della società, siamo partiti con la prima avventura che consisteva in un incredibile viaggio da Milano a Catania con questi mezzi a 3 ruote, simili all’ape car, in cui ogni partecipante ha affrontato una serie di imprevisti, dal guasto meccanico al rischio di perdersi - ci racconta ancora Alberto - Si può dire, mai come in questo caso, che è più importante il viaggio della meta finale, perché i viaggiatori vivono così intensamente l’esperienza da godersi ogni minuto della strada, che passa tra luoghi meravigliosi e non conosciuti, tra piccoli paesini e borghi non molto frequentati ma comunque splendidi. Il viaggiatore ha la possibilità di immergersi in un viaggio in cui convivono il recupero delle tradizioni, l’adrenalina, la voglia di vivere un’avventura e la scoperta di posti magnifici».

Lontani dalle autostrade e a 60Km/h
Lontani dalle autostrade, con il rischio sempre dietro l’angolo e viaggiando a una velocità mai superiore ai 60 chilometri orari. Un turismo che sa di vecchi tempi, ma che non si dimentica mai del digitale: ogni ape calepino è datata di GPS e connessione wi-fi, così da permettere alle persone di condividere il proprio viaggio sui social networks. «Per l’estate del 2017 - conclude Alberto - abbiamo già in programma alcuni viaggi avventura, ad esempio, da Milano a Sorrento (La Dolce Vita) dall’1 al 5 giugno e dal 28 luglio al primo agosto, e da Sorrento a Palermo (O’ Sole mio) dal 16 al 20 giugno e dal 2 al 6 agosto. Non mancherà anche il viaggio da Milano a Palermo (Il Giro D’Italia) dal 28 luglio al 6 agosto, da Palermo a Ostuni (Il Mezzogiorno) dal 30 giugno al 4 luglio e dal 18 agosto al 22 agosto, e da Ostuni a Milano (Benvenuti al Nord) dal 14 al 19 luglio e dal 23 al 28 agosto e dal 14 al 19 settembre». Insomma, un modo diverso di scoprire l’Italia, riportando gli sguardi ance a quei luoghi che vengono spesso dimenticati, ma che hanno ancora più bisogno di essere valorizzati.