19 aprile 2024
Aggiornato 09:30
innovazione

Cos'è StaffHub, l'app di Microsoft per innovare il Retail

StaffHub ripensa il futuro del Retail e abilità nuove modalità di organizzazione del lavoro. Si tratta di uno strumento che permette al personale di organizzare turni di lavoro e condividere note e informazioni con il proprio team

ROMA - Secondo Deloitte sempre più clienti si aspettano che i rivenditori siano in grado di soddisfare immediatamente, o persino prevedere, le loro esigenze e i loro desideri. Un trend reso possibile dallo sviluppo del digitale, dagli acquisti online e dai social media che, oggi, influenzano il 33% degli acquisti in negozio. Il confine che separa le esperienze di acquisto online e offline, infatti, si fa sempre più sottile.

Cos’è StaffHub
Per spingere alla vendita e fidelizzare il cliente in un mercato così competitivo, i rivenditori devono trovare un modo di personalizzare e differenziare l’esperienza di acquisto. E, mai come oggi, la parola d’ordine è innovazione e tecnologia. StaffHub è la nuova app di Microsoft pensata per i professionisti che non dispongono di un proprio computer o un ufficio. StaffHub ripensa il futuro del Retail e abilità nuove modalità di organizzazione del lavoro. Si tratta di uno strumento di ultima generazione, intuitivo e facile da usare, che permette al personale di organizzare turni di lavoro e condividere note e informazioni con il proprio team.

Le funzioni di StaffHub
Attraverso StaffHub permette ai rivenditori di gestire al meglio il proprio tempo, di modo che i lavoratori possano richiedere ferie, visualizzare le pianificazioni, scambiarsi i turni e comunicare direttamente con i colleghi. Dà la possibilità di comunicare con il team: i manager possono inviare messaggi a una sola persona o all’intero team, oltre a trasmettere informazioni sulle pianificazioni, notizie del team o annunci della società. Inoltre è possibile condividere contenuti e tutti possono accedere alle informazioni di cui hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro.

Il mercato del Retail in Italia
In Italia, di fatto, c’è ancora tanto da fare per innovare il settore Retail che, ciò malgrado, è tra i più promettenti. Se i numeri assoluti dell’investimento del retail italiano in tecnologie sono piccoli – solo l’1% del fatturato è destinato all’innovazione –, la crescita è considerata interessante – dal 15% del totale degli investimenti annuali nel 2015 al 17% nel 2016. In termini di digitale qualcosa si è già mosso: il 93% dei top retailer ha adottato innovazioni nel back-end nel corso del 2016 e l'80% ha sviluppato processi digitali nel front-end a supporto della customer experience. Per quanto riguarda l’omnichannel, l'88% dei retailer (era l'80% nel 2015 e il 65% nel 2014) utilizza i canali digitali per supportare le fasi di pre-vendita o post-vendita, il 65% (era il 61% nel 2015) ha un sito di eCommerce, il 10% è presente solo online e l'1% solo su mobile. L’innovazione digitale porta poi inevitabilmente alla necessità di nuove figure professionali, considerando che - con la digitalizzazione - i retailer vogliono fidelizzare maggiormente i clienti (54%), migliorare la customer experience in negozio (40%) e l’integrazione del negozio fisico e del sito eCommerce (36%). In questa ottica la figura maggiormente ricercata e valutata indispensabile da oltre il 60% dei top retail è l’eCommerce Manager, incaricato del funzionamento dell’online store e della sua integrazione con i canali tradizionali.