LivingFarms, il kit fai-da-te per coltivare insetti in casa
La soluzione proposta da questa startup si basa sulla creazione di una piccola "fattoria" da tavolo, perfettamente autonoma, con cui a casa si possono allevare queste camole, per una produzione e consumo di proteine più sostenibile
ROMA - Stasera cena ecosostenibile a casa: vermi arrosto per tutti. O meglio, camole della farina. E' infatti su queste versatili bestiole che punta Livinfarms, startup di Hong Kong che ha fatto capolino in Italia alla Maker Faire di Roma con uno stand negli spazi del Food Innovation Program, attraverso cui ha cercato di coinvolgere i partecipanti a comprendere meglio la cultura della cucina a base di insetti.
Combattere l’aumento demografico
Da una parte le farine di insetti, le alghe e le diete vegane, dall’altra lo sviluppo della stampa 3D e delle biotecnologie. Il futuro dell’alimentazione si gioca sull’innovazione. Anche perché le soluzioni per combattere la fame nel mondo e la crescita demografica le dobbiamo trovare, eccome. Stando alle stime attuali, l’ONU prevede che nel 2040 sul nostro pianeta ci saranno circa 9 miliardi di persone. Una crescita demografica così sostenuta impone la messa a punto di nuove tecnologie e modelli alimentari, che siano sostenibili per sfruttare al meglio le risorse della Terra e garantire a tutti una nutrizione adeguata. Sì, ma come?
La fattoria per produrre insetti
La soluzione proposta da questa startup si basa sulla creazione di una piccola "fattoria" da tavolo, perfettamente autonoma, con cui a casa si possono allevare queste camole. Sembrano vermi, ma sono larve di insetti. La fondatrice, Katharina Unger, preferisce chiamarle "microfood». «Questa top farm da tavolo - spiega - è la prima al mondo per farle a casa, tutto il ciclo dell'insetto avviene all'interno. C'è un kit starter e poi iniziano a crescere. E alla fine si raccolgono in basso e si possono congelare e preparare come qualunque altra carne, arrostite o bollite e poi salate. Sono croccanti e sanno un po' di noce. Hanno un sapore neutrale, quindi sono molto versatili si possono mischiare a tutto».
«Solitamente quando presentiamo questa idea la gente ha un primo effetto di stupore, dice 'wow' - ammette l'imprenditrice - ma poi molti assaggiano e le trovano buone e si dicono: perché no?. Ed è veramente sostenibile ed efficiente non serve nemmeno l'acqua. Il costo operativo è zero, basta poca elettricità per il microclima».
Un cibo più sostenibile
Livinfarms sostiene infatti che produrre proteine con questi insetti richiede enormemente meno mangimi, materie prime ed energia rispetto alla carne di manzo. E ha un impatto sull'ambiente trascurabile. E quanto le si chiede di mostrare un assaggio, ovviamente Katharina Unger non si tira indietro.
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