28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
intelligenza artificiale

Cosa sono i bot e perchè valgono così tanto

Secondo i dati stiamo parlando di un mercato potenziale di 4 miliardi di dollari. Bot e intelligenza artificiale: ecco perché i grandi colossi ci stanno scommettendo davvero

Cosa sono i bot e perchè valgono così tanto
Cosa sono i bot e perchè valgono così tanto Foto: Shutterstock

ROMA - Alcuni lo chiamano «next big thing», altri sostengono che sia l’ennesimo meccanismo per spiare sempre più da vicino i comportamenti di utenti e consumatori. E’ il fenomeno bot, o chatbot, che dir si voglia, un fenomeno di cui abbiamo sentito parlare almeno una volta, specie nei settori attinenti alle nuove tecnologie. E accanto a questa parola abbiamo trovato nomi forti come quello di Facebook, grazie a cui i suoi utenti di Mressanger possono dialogare con account di aziende o editori come se stessero parlando con un nuovo amico. Ma che cosa sono davvero questi bot e perché sembrano valere (e varranno) così tanto?

Cosa sono i bot
Con la parola «bot», abbreviazione di «robot», in informatica si intende un programma che ha accesso agli stessi sistemi di comunicazione e interazione con le macchine usate dagli esseri umani. La definizione è generica perché nella pratica i bot possono essere e fare qualsiasi cosa, da rispondere ai messaggi in modo automatico a creare reti sfruttate dagli hacker per compromettere siti o intrufolarsi in altri computer. In pratica i bot sono sistemi automatizzati in grado di interfacciarsi con l’utente e comunicare con esso. Il concetto di intelligenza artificiale ha molte cose in comune con i bot, ma non necessariamente un bot deve essere intelligente e in grado di rispondere a tutto: le capacità di intelligenza artificiale, infatti, possono essere limitate a un solo ambito e il bot sarà capace di fare solo ed esclusivamente ciò per cui è stato programmato.

Il valore economico
La rivoluzione dei bot inizia da molto lontano e l’esempio più vicino al grande pubblico è proprio Telegram. Ma le soluzioni sono infinite e l’interesse dei big come Facebook lo dimostra. Secondo Evercore Group LLC (citato dal Wall Street Journal) siamo al cospetto di un mercato da 4 miliardi di entrate potenziali. Il che non è cosa da poco. Il vero successo dei bot sta nel fatto che sono utili per superare alcuni svantaggi legati a come funziona il sistema dei dispositivi mobili e delle applicazioni oggi. Il fatto di avere una finestra di dialogo che comunica con l’utente suggerendogli le operazioni da compiere e rispondendo alle sue esigenze, risolverebbe di grand lunga il mancato uso delle app sui dispositivi mobili. L’idea è che marchi di vario tipo, da quelli attivi nell’ecommerce ai giornali, lascino da parte le loro app e creino bot all’interno delle applicazioni per scambiarsi messaggi, rendendo diretto e personale il loro rapporto con l’utente.

Il futuro
Dopo le app di messaggistica il passo alle aziende è davvero molto breve. Il bot andrebbe così a sostituire l’app e potrebbe costituire il tramite tra l’azienda medesima e il consumatore, in grado di interagire su più fronti, offrendo al cliente le migliori offerte possibili sulla base di quanto comunicato dall’azienda. La sfida tra i grandi colossi sta proprio nella creazione di un qualcosa (bot) che sia in grado di capire l’utente più di quanto non possa fare se stesso, rendendogli inutile ordinare una pizza, chiedere informazioni e persino scrivere. Ecco perché i colossi puntano sull’intelligenza artificiale.