24 aprile 2024
Aggiornato 13:30
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Venture Capital, cresce il mercato italiano con 120 milioni di investimenti

Cresce l'ammontare degli investimenti di venture capital in Italia. La regione ad attirare maggiori operazioni e la Lombardia seguita da Piemonte e Lazio. Cresce anche il numero di investitori stranieri

ROMA - Cresce il mercato del venture capital in Italia che registra un ammontare pari a 120 milioni di euro di investimenti. Un’accelerata che si attesta al 50% rispetto al 2014 dove i fondi investiti in startup e innovazione ammontavano a un massimo di 80 milioni. Sono questi i dati principali che emergono dal rapporto di ricerca Venture capital monitor, sulle operazioni di venture capital in Italia nel 2015. Lo studio è stato realizzato dall’Osservatorio Venture Capital Monitor – VeMTM attivo presso la LIUC – Università Cattaneo e con il supporto di AIFI, Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt.

Cresce il venture capital in Italia
In particolare il 2015 si è chiuso con una crescita dei nuovi investimenti in seed (investimento nella primissima fase di sperimentazione dell’idea di impresa) e startup (investimento per l’avvio dell’attività imprenditoriale), con 77 operazioni: +8% rispetto al 2014 (erano 71 operazioni) e +17% rispetto al 2013 (con 66 operazioni). Per quanto riguarda le operazioni di seed capital, l’investimento medio è di 0,2 milioni di euro. Nelle operazioni di startup, l’ammontare medio, per il 2015, è stato di 2,0 milioni di euro per acquisire una quota media di partecipazione pari al 33%. «Il venture capital sta crescendo anche se non è ancora sufficientemente sviluppato rispetto ad altri Paesi europei - afferma Innocenzo Cipolletta, presidente AIFI -. Tali investimenti permettono crescita imprenditoriale e, anche se in un mercato in difficoltà, aiutano lo sviluppo del sistema produttivo. Per questo motivo è strategico impegnarsi nello sviluppo di questo mercato così che si possa fornire a imprese nascenti un’opportunità di sostegno nelle prime fasi del loro ciclo di vita».

Cresce il numero degli inventori stranieri
Cresce anche il numero degli investitori attivi ovvero coloro che hanno fatto almeno un’operazione durante l’anno: nel 2015 sono stati 48, a cui si aggiunge la categoria dei business angel, con una crescita pari al 45% rispetto al 2014 dove erano 33. Aumentano gli investitori stranieri con un’accelerata del 100% rispetto all’anno precedente. I business angel hanno partecipato a 23 operazioni molto spesso in affiancamento a un operatore di venture capital; questo dimostra come ci sia sinergia e un buon livello di cooperazione tra le due categorie di operatori. «Il 2015 conferma il trend di crescita intrapreso dal segmento del venture capital nel nostro Paese - afferma Anna Gervasoni, direttore generale AIFI e professore ordinario LIUC - Università Cattaneo -. Dobbiamo però entrare nell’ottica che possiamo fare di più e dobbiamo porci obiettivi più ambiziosi permettendo la crescita degli operatori, lo sviluppo di un ecosistema più incisivo e dando un ruolo di maggiore rilievo alle Università e ai centri di ricerca che sono e possono essere ancor di più traino della ricerca e dell’innovazione».

La Lombardia attira più investimenti
Così come dimostra anche il numero di startup iscritte al Registro delle Imprese, è la Lombardia la regione italiana ad attirare più investimenti di venture capital coprendo il 38% del mercato. Seguono Piemonte con l’13% e Lazio con il 12% del totale delle operazioni realizzate in Italia. «Si evidenzia, per il secondo anno consecutivo, un incremento del taglio medio dell’investimento. In particolare, si è passati da 1,05 milioni di euro del 2014 a 1,5 milioni di nel 2015 - afferma Francesco Bollazzi, responsabile dell’Osservatorio Venture Capital Monitor – VeMTM -. Il dato è ancora molto lontano da quello rilevato nel 2010, pari a 2,7 milioni di euro, ma il trend appare certamente positivo. Se si focalizza l’attenzione sulle sole operazioni di start up, il dato relativo all’investimento medio si attesta ad 2,0 milioni». Dal punto di vista settoriale, l’ICT monopolizza l’interesse degli investitori di venture capital che cresce negli investimenti raggiungendo una quota del 40% (era il 56% nel 2014); in questa categoria si segnala la diffusione di applicazioni web e mobile riconducibili ad app innovative. In aumento il terziario avanzato con il 27% rispetto al 21% del 2014 e il settore della grande distribuzione che arriva al 6% come nell’anno precedente.