20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
l'era dei millenials

Recensioni video, perché sono importanti per fare impresa

Il 94% degli Italiani tra i 18 e i 35 anni è più propenso ad acquistare un prodotto se ha una recensione video online realizzata da una fonte attendibile. I risultati di un report commissionato da BuzzMyVideo

MILANO - Il 94% dei Millenials italiani acquista maggiormente prodotti che abbiano una recensione video online positiva - a discapito di quelli che ne sono sprovvisti - mentre il 90% non procede all’acquisto di un bene se non prima di aver scandagliato informazioni e recensioni video sulla rete. Sono questi i dati più significativi che emergono dal report Online Video Barometer 2016, commissionato da BuzzMyVideo su un campione di 500 italiani tra i 18 e i 35 anni. I dati parlano chiaro: gli acquisti sono fortemente condizionati dallo storytelling video, soprattutto recensioni.

Non compro se non ha recensione video
I risultati aprono prospettive interessanti per i brand che ancora non hanno adottato una strategia video su internet e, dall’altro lato, riflettono il successo di molti marchi che hanno scelto questo canale per rivolgersi ai Millennials. Oggi questo segmento comprende infatti oltre 11 milioni di italiani, nati tra gli anni '80 e gli anni 2000, esigenti, tecnologicamente evoluti, informati e con un buon potere d’acquisto; una fascia di pubblico connessa 24/7, che guarda sempre meno la TV, perchè preferisce accedere a contenuti video on-demand in base ai propri interessi, soprattutto da mobile. «Osservando i risultati del sondaggio abbiamo rilevato come guardare video promozionali prima di acquistare un prodotto sia diventato una necessità assoluta per il 90% dei Millennials - Paola Marinone, co-founder e CEO di BuzzMyVideos -. L’Italia e’ pronta per un cambiamento nella dinamica dell’investimento pubblicitario ed è questa una grande opportunità per i brand e le agenzie per creare ampie quote di mercato su target molto difficili da raggiungere».

L’impatto dei video sui giovani
L'indagine, condotta in maniera indipendente da OnePoll, ha mostrato che il 69% dei Millennials oggi guarda più di 6 ore di video online ogni settimana; di questi, il 56% resta connesso per oltre 11 ore settimanali, un dato distribuito equamente tra pubblico maschile e femminile. Il 16% di coloro che preferiscono video sul mondo del cibo e l’8% degli appassionati di tecnologia  guardano oltre 31 ore di video su questi temi ogni settimana. Se la musica occupa per entrambi i sessi oltre un terzo del tempo trascorso davanti allo schermo del proprio device, le donne spendono più tempo dei coetanei maschi guardando video dedicati a temi come beauty (15%) e tutorial DIY (14%), mentre gli uomini si interessano di più a videogame (25%) e tecnologia (27%).  Gli YouTuber e, in generale, le celebrità dei video online, sono tra le fonti più attendibili per i Millennials nel panorama pubblicitario: quasi la metà degli intervistati (42%) sostiene di fidarsi di più di una recensione di prodotto su YouTube rispetto a qualsiasi altro mezzo di comunicazione, in particolare tra  chi preferisce i video di tecnologia (54%) e gaming (51%); un dato che si sta riflettendo in modo sensibile sulla sottrazione di budget pubblicitari alla TV, un mezzo che le nuove generazioni stanno gradualmente abbandonando a favore dell’online video. La spesa pubblicitaria globale toccherà quest’anno $ 579 miliardi; l’advertising su Internet ha rappresentato il 29,9% di questo mercato nel 2015 e si prevede che arriverà al 38,4% entro il 2018. Secondo il recente rapporto di ZenithOptimedia, video online e social media saranno i canali che, più di tutti, contribuiranno allo sviluppo di questo mercato, con un crescita media annuale prevista del 20% e 24%, tra il 2015 e il 2018.

La pubblicità online
La pubblicità video online è considerata meno fastidiosa, anzi l’83% degli intervistati dichiara di gradire la presenza di video promozionali ben fatti: la pubblicità non viene percepita come un elemento invadente nella propria esperienza di visione, ma migliora la fruizione complessiva di contenuti video su internet. Gli appassionati di tecnologia e fai-da-te sono quelli che apprezzano di più questo tipo di contenuti pubblicitari (rispettivamente il 92% e 87% degli intervistati). L'uso di adblockers nei video online sembra molto legato al tipo di contenuti: il 54% dei giovani intervistati dichiara di usarli (di questi 15% li usa sempre), mentre il 46% sostiene di non utilizzarli mai.

Cosa potrebbe migliorare in futuro
L’82% degli intervistati vorrebbe poter cliccare direttamente su un prodotto visto in un video online: una funzionalità ad alto tasso di engagement che potrebbe convertirsi in un format molto interessante per gli inserzionisti. Tra gli appassionati di video dell’area beauty questa soluzione è richiesta ben dal 92% degli intervistati. Solamente il 3% non vorrebbe questo tipo di possibilità e il 15% esprime un parere neutrale. I dati emersi dall’Online Video Barometer dimostrano come le nuove generazioni stiano attraversando un cambiamento epocale nella fruizione di intrattenimento e informazione, abitudini che avranno un impatto sempre più forte sul mercato pubblicitario. La crescente domanda di profilazione di contenuti per aree di interesse non può più essere soddisfatta dai mezzi tradizionali: se da un lato è sempre più difficile intercettare i Millennials seguendo paradigmi classici, dall’altro l’online video aprirà incredibili opportunità di dialogo per coinvolgere e fidelizzare questa fascia di pubblico.