Cos'è una PMI innovativa
I requisiti e i vantaggi per diventare ed essere una PMI innovativa. E tutte le agevolazioni

ROMA - Startup o PMI innovativa? Da quando l’investimento Compact è diventata legge, chi ha deciso di puntare tutto sull’innovazione in Italia, ha una categoria in più dove far rientrare la propria impresa, le cosiddette «PMI innovative», descritte dal ministero dello Sviluppo Economico come «tutte le Piccole e Medie Imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, a prescindere dalla data di costituzione, dall’oggetto sociale e dal livello di maturazione». Ok. Ma cosa sono davvero le PMI innovative e chi ci può rientrare?
Cos’è una PMI
La PMI innovativa è una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, residente in Italia o in un altro Paese dell’UE purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia. La PMI non deve eccedere i limiti dimensionali relativi all’organico e al fatturato stabiliti dalla normativa europea e deve soddisfare determinati parametri riguardanti l’innovazione tecnologica. Per diventare PMI innovativa è necessario presentare al Registro l'apposita domanda allegando una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti, in particolare: attività e spese in ricerca, sviluppo e innovazione; titoli di studio ed esperienze professionali dei soci e del personale; relazioni professionali, di collaborazione o commerciali con incubatori certificati, investitori istituzionali e professionali, università e centri di ricerca; diritti di privativa su proprietà industriale e intellettuale. Di fatto, possono rientrare tra le PMI, tutte le startup senior, quelle che sono diventate grandi, ma che ancora necessitano di tutta una serie di agevolazioni.
I requisiti per essere una PMI
La PMI deve avere la sede principali dei suoi affari in Italia e non avere azioni quotate su un mercato regolamentato. Deve aver già depositato un bilancio certificato al Registro delle Imprese e un fatturato annuo che non supera i 50 milioni di euro (oppure il totale di bilancio annuo non i 43 milioni di euro). L’impresa deve occupare meno di 250 persone. Inoltre, le spese in ricerca e sviluppo devono essere pari ad almeno il 3% del maggior valore tra fatturato e costo della produzione; il team deve essere formato per 1/5 da dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori o per 1/3 da personale in possesso di una laurea magistrale; essere detentrice, depositaria o licenziataria di brevetto o un software registrato in campo industriale o biotecnologico.
I vantaggi delle PMI
Ma perché diventare una PMI innovativa? Principalmente per godere di alcune agevolazioni anche in una fase avanzata del processo produttivo, tra cui regole flessibili per la gestione societaria; possibilità di ricorrere a piani di incentivazione in equity soggetti a una disciplina fiscale di favore per la remunerazione di dipendenti e consulenti; possibilità di effettuare campagne di equity crowdfunding per la raccolta di capitali e tanto altro. In caso di perdite sistematiche, inoltre, le PMI innovative godono di un regime speciale sulla riduzione del capitale sociale, tra cui una moratoria di un anno per il ripianamento delle perdite superiori ad un terzo (il termine è posticipato al secondo esercizio successivo).
- 10/12/2021 Alfredo Altavilla e Boris Collardi investono in Roboze, startup italiana della stampa 3D
- 23/06/2020 OGR Torino e Microsoft lanciano la Tech Revolution Factory
- 08/05/2020 Eugene Kaspersky lancia un acceleratore per startup che operano nel settore del turismo
- 11/03/2020 Un concorso per progetti digitali innovativi rivolti al mondo delle risorse umane