20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
ricerca sui dispositivi digitali

Digital Amnesia, non siamo così «multi-tasking» malgrado il digitale

Il 44% degli uomini d’affari ha ammesso che prendere appunti su un dispositivo digitale li porta a perdere importanti indizi di contesto, emozionali o comportamentali, essenziali per una profonda comprensione

Gli impiegati non sono così multitasking
Gli impiegati non sono così multitasking Foto: Shutterstock

ROMA - Secondo una nuova indagine commissionata da Kaspersky Lab, gli impiegati sopravvalutano la propria capacità di essere multi-tasking: pensano di poter scrivere al computer e ascoltare attentamente allo stesso tempo, ma non è così. La Digital Amnesia, l’esperienza di dimenticare le informazioni affidate a un dispositivo digitale, ha quindi un impatto significativo anche sul luogo di lavoro, perché dispositivi potenzialmente pericolosi possono essere gli unici a tenere traccia delle conversazioni.

L’amnesia digitale
La ricerca ha analizzato la presenza e l’impatto della Digital Amnesia nell’ambiente di lavoro e il 44% degli uomini d’affari ha ammesso che prendere appunti su un dispositivo digitale li porta a perdere importanti indizi di contesto, emozionali o comportamentali, essenziali per una profonda comprensione, mentre il 13% ha confessato di aver perso un appunto digitale e di essersi scoperto assolutamente incapace di ricordare quanto fosse stato detto. La ricerca ha inoltre scoperto che molti professionisti aziendali sono disposti a sacrificare un ascolto attivo pur di prendere appunti velocemente e in tempo reale di quanto detto a un meeting o a una presentazione. Quasi metà degli intervistati (46%) crede che l’accuratezza della stesura e dell’archiviazione degli appunti sia più importante delle sfumature della conversazione e due terzi di loro (67%) ha aggiunto che gli appunti digitali possono essere archiviati e condivisi, il che è molto meglio che fare affidamento solo sul proprio ricordo della conversazione. Gli italiani si distinguono dalla media globale, con il 58% degli intervistati che dà maggiore importanza all’accuratezza degli appunti e il 79% che preferisce le possibilità di archiviazione e condivisione offerte dalle note digitali.

Conoscenza operativa del concetto
«La memoria umana è limitata - ha commentato Gorkan Ahmetoglu, Lecturer of Business Psychology dello University College London -. Il lato negativo del semplice ascolto e dell’affidamento alla memoria è che trasferire informazioni dalla «memoria operativa» a breve termine alla memoria a lungo termine è difficile e il successo dipende dalla nostra comprensione dell’argomento discusso. Se l’informazione non ci è familiare o non la comprendiamo, annotare il più possibile su un dispositivo digitale significa poterlo riutilizzare per riprendere l’argomento e comprenderlo in seguito». Tuttavia, se l’ascoltatore ha una buona conoscenza operativa dell’argomento, i benefici della Digital Amnesia potrebbero essere meno importanti. «Se si è molto ferrati sull’argomento trattato, essere presenti ‘con la testa’ potrebbe essere un modo più efficace di assorbire le informazioni presentate rispetto a prenderne nota su un dispositivo, lasciando che la nostra memoria operativa colleghi i puntini in tempo reale», ha spiegato Ahmetoglu.

Dispositivi digitali per aiutare la memoria
Il maggior rischio di affidare completamente una conversazione alla memoria di un dispositivo digitale è che queste informazioni rischiano di essere perse, rubate o colpite da un cyber attacco; in questo caso gli appunti potrebbero essere persi per sempre. «Sul posto di lavoro, c’è sempre più tolleranza per le persone che hanno bisogno di controllare i dettagli sui propri dispositivi, ma nessuno apprezzerà dover tenere una seconda riunione perché nessuno ricorda cosa sia stato detto. La Digital Amnesia al lavoro è un rischio, ma anche un’opportunità - ha commentato Morten Lehn, Gerneral Manager di Kaspersky Lab Italia -. Ci ricorda infatti che i dispositivi e le persone lavorano meglio in collaborazione, i primi registrando i fatti, gli altri i sentimenti che danno loro senso. Proteggere tutti i dispositivi usati a supporto della memoria e della comprensione dovrebbe essere quindi una priorità per le aziende di tutte le dimensioni e di tutti i settori».