28 agosto 2025
Aggiornato 05:30
gli ammassi sono di ghiaccio d'acqua

Plutone, colline di ghiaccio fluttuano nel cuore del pianeta

Poiché l’acqua ghiacciata è meno densa dell’azoto ghiacciato che domina l’area, gli scienziati ritengono che i frammenti stiano galleggiando in un mare di azoto ghiacciato e che si muovano nel tempo come gli iceberg nell’Artico

NEW YORK - «Misteriose colline galleggianti». Gli ha definiti così la NASA i rilievi di ghiaccio osservati dalla sonda New Horizons sul pianeta più misterioso del sistema solare, Plutone. Pianeta che proprio New Horizon aveva fotografato per la prima volta lo scorso luglio, dopo un viaggio durato ben 10 anni. La particolarità di questi ammassi di ghiaccio sta, tuttavia, nel fatto che sono sembrano sospesi nel vuoto.

Le colline galleggianti di Plutone
Nella fattispecie la sonda della nasa ha fotografato dei rilievi di ghiaccio (d’acqua) lunghi fino ad alcuni chilometri che scivolerebbero sul sottostante strato di ghiaccio d’azoto. In parole povere sarebbero in movimento. Cose dell’altro mondo? Può darsi visto che siamo a 39 anni luce dalla Terra che - di fatto - essendo Plutone così lontano anche dal Sole è un pianeta ricoperto quasi interamente di ghiaccio. Per ciò che riguarda le «colline galleggianti», l’ipotesi che sta prendendo piede in queste ore è che tali colline si siano staccate dalle catene montuose che ci sono sul pianeta e che si stiano riversando tutte nella zona pianeggiante di Plutone che ha la forma di un cuore bianco, la Spuntnik Plenum.

Perché sono sospese nel vuoto
Poiché l’acqua ghiacciata è meno densa dell’azoto ghiacciato che domina l’area, gli scienziati ritengono che stiano galleggiando in un mare di azoto ghiacciato e che si muovano nel tempo come gli iceberg nell’Artico. Quando gli ammassi collinari entrano nel centro della Sputnik Plenum diventano soggette ai moti convettivi del ghiaccio di azoto e vengono spinte ai confini, in cui si raggruppano formando una distesa di almeno 20 chilometri.