28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Nuovo colpo di scena

Samsung perde la causa: condannata a risarcire 290 milioni di dollari ad Apple

Nella guerra dei brevetti un tribunale federale di San José, California, ha infatti ordinato al colosso tecnologico sudcoreano di pagare al gruppo californiano altri 290,5 milioni di dollari per aver violato 13 brevetti di vecchi modelli di iPhone e iPad

NEW YORK - Nuovo colpo di scena nell'ormai eterna lotta dei brevetti tra Samsung e Apple. Un tribunale federale di San José, California, ha infatti ordinato al colosso tecnologico sudcoreano di pagare al gruppo californiano altri 290,5 milioni di dollari per aver violato 13 brevetti di vecchi modelli di iPhone e iPad.

Il nuovo verdetto ridimensiona una precedente condanna che chiedeva a Samsung di versare un miliardo di dollari: il giudice l'aveva annullata perché i giurati avevano commesso errori nei calcoli di una parte dei conteggi. Inoltre aveva ordinato a Samsung di pagare circa 600 milioni di dollari, ma aveva cancellato gli altri 400 milioni e stabilito un nuovo appello. Adesso la decisione della corte californiana, a pochi minuti dal quartier generale di Apple a Cupertino, fa ordine sulla questione. Apple aveva chiesto 379,8 milioni mentre Samsung aveva accettato di pagarne solo 52,7 milioni. Adesso il gruppo tecnologico di Seul deve versare a Apple 929,8 milioni di dollari.

Ma la battaglia non finisce qui, visto che a marzo è previsto un terzo processo. Apple cercherà di dimostrare che anche i più recenti prodotti di Samsung violano i suoi brevetti di maggior successo. Seul ha invece presentato ricorsi in diverse corti internazionali, sostenendo che alcuni copyright di Apple non hanno alcuna validità e che la stessa azienda statunitense è colpevole di aver copiato dai sudcoreani. «Apple non ha l'esclusiva sulla bellezza», ha detto l'avvocato del colosso sudcoreano, William Price.

Certo è che nel panorama in continua crescita dei dispositivi mobile la posta in gioco è molto alta: il mercato globale ha un giro d'affari di 300 miliardi di dollari e Samsung - con una ampia gamma di prodotti e il sistema operativo Android di Google - ha conquistato una netta supremazia sul mercato.

La casa sudcoreana deve ancora digerire il mancato intervento del presidente Barack Obama che lo scorso ottobre ha deciso di non impedire il bando all'importazione negli Stati Uniti di alcuni modelli di cellulari Samsung, dopo che due mesi fa una sentenza dell'International Trade Commission (Itc) ha accusato il colosso sudcoreano di aver violato due brevetti Apple. Al contrario, Obama ha salvato Cupertino fermando il bando stabilito dall'Itc su altri brevetti di Samsung che invece questa volta Apple avrebbe violato.

Per questo motivo Seul ha denunciato: «Il mondo guarda come gli Stati Uniti stanno minacciando Samsung in questa guerra degli smartphone». Anche il processo di San José è stato molto teso: il gruppo orientale ha più volte chiesto al giudice di annullare il processo, sostenendo che ci fossero pregiudizi da parte dei giurati che avrebbero parteggiato per Apple perché americana.