18 aprile 2024
Aggiornato 12:30
In Finlandia la polemica divampa

Nokia, Elop rifiuta tagli al supebonus

«Perché deve pagarsi il divorzio». Questo si è sentito rispondere il presidente del gruppo, Risto Siilasmaa che nei giorni scorsi, secondo il quotidiano Helsingin Sanomat, si era fatto avanti con la richiesta

HELSINKI - In Finlandia la polemica divampa. No, nemmeno un euro in meno: al superbonus della discordia l'ex amministratore delegato di Nokia, Stephen Elop, non ci rinuncia. Perché deve pagarsi il divorzio. Questo si è sentito rispondere il presidente del gruppo, Risto Siilasmaa che nei giorni scorsi, secondo il quotidiano Helsingin Sanomat, si era fatto avanti con la richiesta. Suggeriva un gesto, una rinuncia almeno parziale per cercare di smorzare la tempesta di polemiche e veleni che si è scatenata sulla gigantesca gratifica. Ben 18,8 milioni di euro che Elop si è aggiudicato, peraltro per orchestrare la vendita di un gioiello nazionale dell'industria, i cellulari Nokia all'americana Microsof. Da dove veniva e dove pergiunta tornerà.

Perché uno degli aspetti più stridenti della questione è che Elop, dopo aver negoziato con la sua ex azienda Microsoft la cessione di Nokia Devices, resterà alla guida della divisione ceduta e ritornerà nel gruppo Usa dove Nokia lo aveva reclutato. E dove tra l'altro è ritenuto candidato di punta a rilevare la guida quando Steve Ballmer lascerà.

Una vicenda che ha sollevato una tale indignazione popolare in Finlandia da spingere perfino il ministro delle Finanze e il premier Jyrki Katainen, solitamente attentissimi a non intromettersi nelle questioni riguardanti le decisioni del settore privato, a esprimere biasimo. Katainen ha definito «oltraggioso» il bonus a Elop.

E non ha certo aiutato a svelenire il clima il fatto che Nokia abbia dovuto rettificare alcune precedenti dichiarazioni, ammettendo che il superbonus ricevuto dal manager straniero (Elop è stato il primo non finlandese a capitanare Nokia) non ha precedenti nella sua storia. Alcuni giorni prima era stato invece asserito che si trattava di una cifra analoga a quella ottenuta dal predecessore, Olli-Pekka Kallasvuo. Non è così: la gratifica elargita a Elop rappresenta è un record assoluto, anche se nei tre anni della sua gestione la società ha visto il valore del titolo calare pesantemente.

Tantomeno non serve ad addolcire la pillola il fatto che al 70 per cento questo bonus gli verrà corrisposto da Microsoft. Semmai questo particolare rende più arduo il compito di allontanare i timori di conflitti di interesse, che pure Nokia ha assicurato di voler scongiurare.