Libano, ecco le App per individuare cecchini e autobombe

BEIRUT - Mentre la crisi siriana rende sempre più instabile la situazione in Libano, il Financial Times riferisce oggi da Beirut di nuovi sistemi scovati dalla cittadinanza per combattere la paura quotidiana di cecchini e attentati L'arma (lecita) a disposizione dei civili libanesi sono gli smartphone ed alcune specifiche «app» contro i rischi della guerra civile strisciante che sempre più minaccia il paese dei cedri.

Il quotidiano finanziario ha incontrato a Beirut un imprenditore, il signor Taha, che appena un anno fa ha varato Ma2too3a, un app per smartphone analoga a sistemi per controllare in tempo reale il traffico. Ma a Beirut c'è caso che a ostruire la circolazione non sia solo ingorghi e imbottigliamenti e Ma2too3a consente di individuare dove ci sono stati attentati, per esempio, o dove eventuali esplosioni sono soltanto innocui fuochi di artificio.

Un altro imprenditore, Firas Wazneh, sta invece cercando di mettere a punto un'altra application - «Way to Safety» - che possa far fronto a una delle peggiori insidie della vita quotidiana nel paese: il fuoco dei cecchini. L'idea di Wazneh è fare in modo che chiunque oda suoni di arma da fuoco possa inviarli al suo sito dove un database sonoro consentirà di individuare automaticamente che tipo di arma è stata usata e indicherà graficamente su una mappa il luogo da cui viene la minaccia.

La terza app che potrebbe presto diventare un vero e proprio «must» in Libano è in via di sperimentazione e si chiama Laf Schield, è un sistema che consentirebbe alla vittime di rapimento di entrare via web in contatto con i comandi militari per segnalare la loro situazione. Sviluppato direttamente dall'esercito lo «scuodo Laf» sarebbe disponibile sui sistemi operativi IOS e Android.