18 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Apple

Steve Jobs a cena con Obama

L'incontro chiude una giornata di voci sulla sua malattia. Insieme a Jobs, al padrone di casa e a Obama c'erano il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg

NEW YORK - Il fondatore e amministratore delegato di Apple, Steve Jobs, ha cenato giovedì sera con il presidente Barack Obama e vari dirigenti di aziende della Silicon Valley. E' finita così una giornata di speculazioni sulla salute del capo carismatico dell'azienda, che un articolo del giornale scandalistico National Enquirer dava per moribondo, con appena sei settimane di vita. Si sa dunque per certo che Jobs stava abbastanza bene da recarsi a una cena privata con il presidente degli Stati Uniti.

L'appuntamento era chiuso alla stampa, ma la Casa Bianca ha fatto sapere ai giornalisti che Jobs era presente alla cena a casa del capitalista di ventura John Doerr, nel sobborgo di Woodside, vicino a San Francisco, non distante dai centri informatici di Palo Alto e Cupertino dove hanno sede Apple, Google e molti altri nomi importanti del settore.
Della salute di Jobs non hanno parlato né la Casa Bianca né Apple, dalla quale Jobs è in licenza malattia da gennaio per cause non precisate. 55 anni, Jobs aveva subito un trapianto di fegato nel 2009 e una terapia per tumore al pancreas nel 2004. Fotografie pubblicate mercoledì lo ritraevano emaciato e, secondo l'Enquirer, mentre lasciava una clinica specializzata in tumori.

Insieme a Jobs, al padrone di casa e a Obama c'erano il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, l'amministratore delegato di Google Eric Schmidt, quello di Oracle Larry Ellison, e altri esponenti dell'industria informatica che ha sede intorno a San Francisco. La discussione era centrata, sempre secondo la Casa Bianca, sui temi dell'innovazione e di una collaborazione più stretta tra il governo e l'industria privata.
Obama aveva visto Jobs l'ultima volta lo scorso ottobre, sempre in California, durante una serata per il finanziamento elettorale del partito democratico, del quale Jobs è sostenitore così come molti altri nell'elite di Silicon Valley.