29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Animali

Lav: ecco il vero oroscopo del nuovo anno

Ben sette (e mezzo considerando il Sagittario) sono i segni zodiacali ispirati alle costellazioni che richiamano animali

ROMA - Non uno dei tanti oroscopi classici del periodo. Una previsione comunque sì. Anche se in questo caso a giocare sono degli effetti meramente terreni: le nostre scelte quotidiane, quelle di chi è chiamato a decidere anche a nome nostro (e loro) nelle Istituzioni. «Queste sono le vere carte da giocare per un 2011 con meno violenza e più solidarietà», afferma il presidente della LAV Gianluca Felicetti.
Ben sette (e mezzo considerando il Sagittario) sono i segni zodiacali ispirati alle costellazioni che richiamano animali. Qui invece gli animali sono veri, in carne e ossa. Migliaia, milioni, in alcuni casi anche decine di milioni, ai quali auguriamo, con l’impegno di tutti, un anno migliore.

Leone: sarà un anno decisivo per la sorte degli animali ancora reclusi e irrisi nei circhi italiani, circa duemila. La campagna informativa della LAV appena iniziata con le firme indirizzate a Governo, Parlamento e Sindaci, punta a dare un futuro di dignità a loro in centri di accudimento da sostenere e di riscatto per l’arte circense davvero umana. Con la richiesta di destinare i contributi del Fondo dello Spettacolo, fra i cinque e i sette milioni di euro l’anno, ai circhi senza animali.

Scorpione: l’Unione Europea vuole dare una stretta alle cosiddette «specie invasive». Non dovrà farlo, peraltro inutilmente e con grandi costi etici e monetari, a suon di doppiette. Il primo atto serio è vietarne commercio e detenzione. E sostenere azioni sul campo, come per le nutrie, di limitazione della riproduzione. Speriamo che non accada come la Legge 213 che ancora attende da otto anni dai Ministeri dell’Ambiente e della Salute l’elenco di ragni e scorpioni considerati pericolosi per l’uomo.

Gallina: è l’anno decisivo per la loro liberazione dalle gabbie di batteria. Sta arrivando al pettine il nodo della riconversione voluta da una Direttiva europea che in ben tredici anni ha visto tanti, troppi, allevatori italiani, solo a bussar soldi e deroghe. La legge è uguale per tutti ma non per loro… Intanto è da salutare la possibilità anticipata di scelta di uova «no gabbia» che catene della grande distribuzione come la Coop Italia hanno reso possibile.

Foca: fra poche settimane la nuova stagione di caccia industriale sui ghiacci canadesi sarà la prima effettiva che non potrà contare sul mercato del Vecchio Continente grazie al divieto comunitario dell’importazione di pelli e prodotti, fortemente voluto dalla LAV.

Cane: primo anno di applicazione della recentissima Legge 201 che ha reso reato il traffico dei cuccioli dall’Est europeo e inasprito le sanzioni contro i maltrattamenti. I Ministeri delle Politiche Agricole per il Corpo Forestale, quello della Salute per i Carabinieri Nas, quello dell’Economia per la Guardia di Finanza, quello dell’Interno per la Polizia Stradale, dovranno investire per rafforzare i loro nuclei specializzati d’intervento.

Mucca: dalle parole ai fatti. Se non mangiarne sia in carne che in latte vuol dire dare una mano alla salute nostra e del Pianeta, da Copenaghen a Cancun così come da Milano a Ragusa, perché non iniziare facendo applicare ai Comuni nelle mense scolastiche le Linee Guida del Ministero della Salute che permettono senza problemi, e senza alcun certificato, l’opzione vegetariana?
Per le mucche sfinite dallo sfruttamento, quelle «a terra», sarà un anno di nuove sentenze per processi già iniziati grazie a nostre denunce.

Lepre: con la nuova iniziativa parlamentare di vietare, finalmente, almeno il libero accesso dei cacciatori nei fondi agricoli, così come con la «punta» alle Regioni che tentano sempre di far sparare di più e in ogni dove (dopo qualche anno, ai soliti Veneto, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana si è aggiunta ora la Puglia mettendo nel mirino gli storni che sono una specie in pericolo a livello europeo) si aprirà una nuova stagione di corsi politici e ricorsi giuridici. E poi, a proposito di danni veri o presunti da fauna selvatica, è bene sottolineare che nei dati ufficiali della Conferenza Stato-Regioni sono in cima le specie immesse proprio dai cacciatori…

Topo: sarà un anno di «riscaldamento» in vista del recepimento della ultima tristemente famosa direttiva europea sulla vivisezione. Il tema? La conquista dello stop ai test cosmetici sugli animali con i tre test ancora possibili per i singoli ingredienti con relativa commercializzazione dei prodotti. Allarme quindi per la prossima decisione della Commissione Europea sull’immancabile richiesta di deroga allo stop previsto dalla stessa Commissione Europea…

Cavallo: con otto indagati per presunto doping nel palio dei palii, quello di Siena, e la conferma della validità dell’Ordinanza ministeriale sulle minime regole per il loro svolgimento, l’anno si apre con la necessità di una legge specifica che riconosca gli equidi come animali d’affezione. Così come lo sono già per milioni di persone. Anche se oltre 100mila di loro finiscono ancora in bistecche fra ippodromi, carrozzelle e allevamenti.

Agnello: gli Stati dovranno approntare l’applicazione del recente Regolamento europeo sulle modalità di utilizzo degli animali nella macellazione. Si potrà rendere obbligatorio lo stordimento preventivo. Sarà questa la migliore cartina di tornasole per chi attacca la macellazione rituale per ben altri scopi.

Gatto: potrà essere l’anno della riforma della Legge 281 per la prevenzione del randagismo che dia gambe alle positive Ordinanze ministeriali emanate. Questa Commissione Affari Sociali della Camera o quella che verrà in caso di nuova Legislatura, affretti questo cambiamento.
E il Ministro dei Trasporti emani il Decreto che attua il diritto di soccorso per gli animali incidentati o in difficoltà, come previsto da pochi mesi dal Codice della Strada.

Pesci: da Bruxelles è in arrivo il nuovo Piano quinquennale d’intervento per il benessere degli animali. Tutti. In mare, nonostante la già pronosticata fine della vita se proseguiranno a questo ritmo le rapine con le reti, continuerà la sofferenza composta da uno stridente silenzio, a prescindere dai tonni rossi in estinzione. Che ne dite di iniziare a fare qualcosa, partendo dal nostro piatto?