28 agosto 2025
Aggiornato 18:00
Emergenza ambientale, gli analisti

La falla non verrà tappata prima di Natale

Lo scenario peggiore è che non si riesca mai a bloccarla. A rischio ogni forma di vita in fondo al mare e lungo le centinaia di migliaia di chilometri di costa del Golfo

NEW YORK - Mentre Bp sta facendo di tutto per far ripartire l'operazione «Cap and Cut», interrotta da una sega rimasta bloccata nel braccio mobile del pozzo petrolifero, tra gli analisti si moltiplicano le previsioni nefaste. Se finora i più pessimisti si aspettavano una soluzione per agosto, incomincia a diffondersi l'idea che la falla non sarà tappata prima di Natale. Per alcuni non si riuscirà mai a mettere fine a questo incubo che ieri il presidente Barack Obama ha definito il peggior disastro ecologico nella Storia degli Stati Uniti.

Anche scartando l'ultima ipotesi, quella a dir poco apocalittica, nel caso di una soluzione alla fine dell'anno l'ecosistema degli Stati che si affacciano sul Golfo cambierà irrimediabilmente. «Il peggior scenario è quello di Natale», ha detto al sito Bloomberg Dan Pickering, capo della ricerca nel settore degli investimenti energetici della Tudor Pickering Holt & Co di Houston. Se la falla verrà tappata in dicembre, saranno in tutto almeno 4 milioni i barili di petrolio dispersi nel Golfo del Messico. Una stima fatta basandosi sui 12-19mila barili al giorno di perdita calcolati dal governo americano. Ciò metterà fine a ogni forma di vita in fondo al mare e lungo le centinaia di migliaia di chilometri di costa del Golfo, spiega Harry Roberts, professore di scienze marittime all'università della Louisiana. Robert Wine, portavoce della Bp, ha rifiutato di illustrare quale sia il peggior scenario previsto dalla compagnia petrolifera britannica. Come l'amministratore delegato di Bp Tony Hayward, Wine a detto che grazie a un nuovo pozzo che si sta scavando vicino alla falla, si spera di bloccare la fuoriuscita di greggio entro la metà di agosto.

Non va dimenticato inoltre che si tratta di una corsa contro il tempo in quanto a breve nella regione inizierà la stagione degli uragani, che renderà ancora più difficile ogni intervento. Se fallissero tutti i tentativi - è lo scenario più tragico illustrato da Fred Aminzadeh, ricercatore e professore all'University of Southern California - il greggio fuoriuscirà per circa un decennio stravolgendo per sempre il Golfo e non solo.